Al via il nuovo anno scolastico 2024/2025: il messaggio agli studenti del Vescovo, Mons. Vincenzo Calvosa

Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico che si preannuncia ricco di aspettative e novità, ma che porta con sé anche le preoccupazioni e le ansie di sempre. Esso costituisce, tuttavia, una nuova opportunità per riaffermare che lo studio. Il messaggio agli studenti di Mons Calvosa

Di Redazione Infocilento

Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico che si preannuncia ricco di aspettative e novità, ma che porta con sé anche le preoccupazioni e le ansie di sempre. Esso costituisce, tuttavia, una nuova opportunità per riaffermare che lo studio, l’acquisizione di competenze e conoscenze, il percorso di crescita e formazione non sono processi semplici, ma rappresentano una sfida importante che richiede l’impegno della collettività. È bene ricordare che la Scuola rimane un luogo privilegiato dove si fa esperienza del vivere insieme, dove ci si accorge dell’altro, dove si sperimentano sentimenti ed emozioni.

Il mio primo pensiero va a voi studenti. Per alcuni si tratta di un percorso già intrapreso, per altri sarà un nuovo inizio, un primo passo di un lungo cammino. Questa esperienza avrà inevitabilmente un impatto sulla vostra vita: affrontatela con cuore gioioso, affidandovi ai docenti che vi aiuteranno a progredire nella conoscenza, nello studio e nella conquista dell’autonomia personale. Vi attende la costruzione di nuove amicizie e relazioni, alcune delle quali vi accompagneranno a lungo: rifuggite ogni forma di violenza, anche solo verbale e coltivate il rispetto e la solidarietà.

A voi genitori spetta un compito delicato e difficile da svolgere in un contesto come quello odierno che espone i nostri ragazzi a tante, troppe sollecitazioni contrastanti. Fondamentale sarà la vostra disponibilità a collaborare in forma sinergica con i docenti, perché l’azione educativa e formativa possa essere efficace.

Ai voi docenti è affidata la cura dei nostri giovani, il nostro futuro. Abbiate cura di leggere nei loro occhi le domande, i bisogni e le attese per dare le giuste risposte, nel rispetto di tutti e di ciascuno.

Lasciatemi in conclusione sottolineare che l’anno che ci apprestiamo a vivere sarà un anno di Grazia per i credenti, perché anno del Giubileo. Siamo chiamati ad essere “Pellegrini di Speranza”. La Speranza alberga nel cuore di tutti come attesa del Bene, nonostante la sfiducia, lo sconforto e l’incertezza per il futuro tendono a destabilizzare l’animo umano. L’Amore incondizionato di Dio ci aiuti a trovare sempre le ragioni per sperare e tenere accesa la fiaccola per illuminare il nostro agire.

Il nuovo anno scolastico sia perciò illuminato dalla Speranza, sapendo che la “Speranza non delude”.

Il vostro vescovo
Vincenzo Calvosa

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