A Capaccio Paestum l’ultimo saluto a Pasquale Curcio

Questa mattina l'ultimo saluto a Pasquale Curcio. Accanto alla bara due oggetti da cui non si separava mai: la chitarra e il basco

Di Antonella Agresti

La chitarra e il basco accanto alla bara; tutti gli amici musicisti ad animare la messa e ad attenderlo all’uscita dalla chiesa per cantare insieme l’ultimo pezzo: è stato un abbraccio pieno di commozione l’addio a Pasquale Curcio. Il noto chitarrista si è spento improvvisamente nella sua casa di Capaccio Paestum nella sera di sabato 7 settembre in seguito ad un infarto che non gli ha lasciato scampo.

Questa mattina nella chiesa di San Vito a Capaccio Scalo si sono svolti i funerali alla presenza di tantissime persone che si sono strette attorno alla moglie Lina, i figli Giovanni e Luca, i genitori e il fratello.

Cinquantanove anni e una vita dedicata alla Musica; una carriera costellata da collaborazioni importanti e un occhio sempre attento agli artisti del territorio cilentano.

“Il Capitano”, come lo chiamavano tutti, era conosciutissimo anche per aver portato avanti lo storico gruppo de I Santarosa e poi per le tournée in Italia e all’estero con Flavia Fortunato, Massimo Modugno, le collaborazioni con Piernagelo Bertoli e i Tazenda, la presenza fissa in alcune edizioni di Domenica In.

Pasquale Curcio tuttavia non era solo un chitarrista talentuosissimo e un ottimo arrangiatore; era innanzitutto – e a detta di tutti – un uomo gentile e generoso, dalla battuta pronta e dal cuore grande. Oggi se ne va lasciando un enorme vuoto nel panorama artistico locale; straziante il momento in cui, prima di lasciare l’abitazione, il feretro ha sostato qualche minuto davanti alla porta dello studio di registrazione dove i sogni di tanti artisti sono diventati realtà.

Pasquale Curcio vivrà certamente a lungo nella memoria di chi lo ha conosciuto e nella musica che, da oggi in avanti, tutti i suoi amici suoneranno anche per lui.

Condividi questo articolo
Lascia un commento