Sono iniziati con la benedizione dei bambini e degli animali i solenni festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate a Vibonati. Tanti i fedeli che, dalle prime ore della giornata, hanno affollato il piazzale antistante la chiesa situata nel borgo collinare del Golfo di Policastro. Diverse le Messe che hanno scandito l’intera giornata, fino alle ore 11, quando ad officiare la sacra messa in onore di Sant’Antonio Abate è stato il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Monsignor Antonio De Luca, affiancato dal parroco di Vibonati, Don Vincenzo Contaldi.
Le dichiarazioni
“Sant’Antonio Abate è testimonianza di una fede antica. Questa figura di santità ha ispirato la vita di tante persone – ha affermato il Vescovo nel corso dell’omelia – È innegabile il pentimento nel deserto ad opera di Sant’Antonio, che si distacca da tutta la mondanità, e a raggiungerlo nel deserto è Dio che lo purifica. La celebrazione di oggi acquista un significato particolare in questo Giubileo – ha poi aggiunto Monsignore De Luca – Bisogna irrigare di acque profonde il deserto della nostra vita, fatta di egoismo, ostentazione, individualismo e tentazione di protagonismo. Nella vita cristiana, il Giubileo deve essere un momento di restituzione. Restituire a Dio il posto che merita nella nostra vita“.
Subito dopo la benedizione del Vescovo, al termine della Messa, ha preso il via la solenne processione per tutte le strade del paese. Una folla di fedeli ha accompagnato, tra canti e preghiere, il santo protettore del fuoco e degli animali in un lungo corteo che, come ogni anno, ha illuminato il cammino di tutti i fedeli.