Viabilità: nuove regole ad Agropoli

Divieti di sosta in alcune strade cittadine. Ma non mancano polemiche da parte dei residenti. Limitati i posti auto

Di Ernesto Rocco

Nuove regole per la viabilità in alcune arterie stradale di Agropoli. Divieto di sosta lungo l’intera tratta di Via Selva, precisamente dal punto in cui si incrocia con Via Serrapede fino a raggiungere Via San Francesco. Questa decisione deriva da un attento sopralluogo che ha evidenziato come la presenza di veicoli parcheggiati lungo questa strada abbia creato disagi significativi, rendendo difficile l’incrocio tra i veicoli. La carreggiata, con una larghezza media di 6,5 metri, non consente un agevole attraversamento in doppia corsia in presenza di auto parcheggiate.

Le novità in via Carmine Rossi

Un’altra ordinanza è stata emanata per regolare la situazione lungo Via Carmine Rossi. In questa zona, la carreggiata misura sei metri di larghezza e la presenza di veicoli parcheggiati (riservato solo ai residenti) ha causato ostacoli alla circolazione dei veicoli durante la stagione estiva quando c’è una maggiore affluenza al borgo antico. Il divieto di sosta e fermata è stato applicato lungo questa arteria stradale, accompagnato dalla specifica informazione che il Castello è attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione e che questa strada è l’unica accessibile per i veicoli diretti al cantiere.

Una soluzione per migliorare il traffico che crea polemiche

Entrambi i tratti stradali in questione sono stati a lungo teatro di disagi dovuti al parcheggio inadeguato, causando spesso situazioni caotiche e rallentamenti al traffico. Tuttavia le disposizioni per via Carmine Rossi hanno destato non poche polemiche tra i residenti del centro storico che già hanno poche aree parcheggi.

Promozione del Servizio Navetta e Obiettivo dell’Amministrazione

L’Ente, per agevolare il raggiungimento del Castello e di altri luoghi d’interesse cittadini, ha istituito un servizio navetta gratuito limitatamente alla stagione estiva, ma per chi abita in zona il problema resta. Ecco perché da più parti arrivano solleciti a creare aree parcheggio, attraverso espropri di terreni abbandonati che potrebbero essere riutilizzati per offrire un importantissimo servizio al territorio.

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