Vele Legambiente, Camerota declassata. Il sindaco: siamo allibiti

Il sindaco esprime perplessità sul mancato riconoscimento di Legambiente: “siamo indignati, faremo chiarezza”

Di Ernesto Rocco

Siamo allibiti e sbigottiti da quanto accaduto nelle ultime ore. Camerota, una delle località balneari più rinomate d’Italia, è stata recentemente declassata da 5 a 3 Vele, il riconoscimento di Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano. Una decisione che ha lasciato sia i residenti che i visitatori perplessi. Il declassamento delle Vele è avvenuto in modo inspiegabile e ha sollevato diverse domande riguardo ai criteri di valutazione utilizzati per l’assegnazione”. Così Mario Scarpitta, sindaco di Camerota. 

Le bellezze di Camerota 

Il primo cittadino esalta le acque cristalline del Comune e le spiagge incontaminate ricordando che la località è stata insignita della Bandiera Blu per l’eccellenza del suo mare, della Bandiera Blu per gli approdi, della Bandiera Verde per le spiagge consigliate dai pediatri e della Bandiera Gialla per i Comuni ciclabili.

“Il Comune di Camerota fino a qualche anno fa non aveva nessun depuratore, l’amministrazione Terradamare ne ha inaugurati ben tre, dimostrando un impegno concreto per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino – sottolinea il primo cittadino – Camerota, inoltre, è unica nel suo genere perchè abbracciata da ben due aree protette: una marina e una terrestre. Nel Parco del Cilento sono solo tre i Comuni di questo tipo. Parliamo di Castellabate, con l’area marina protetta di Santa Maria, e poi Camerota e San Giovanni a Piro che condividono l’area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta”. 

Camerota esclusa: le perplessità del sindaco

A questo punto il primo cittadino mette in evidenza alcuni paradossi: “Camerota è titolare di più della metà dell’area marina protetta che condivide con San Giovanni a Piro. Come mai a Camerota le 3 Vele e San Giovanni le 5 Vele? Non è lo stesso mare? Oppure è stata installata a nostra insaputa una barriera sottomarina che divide i territori e quindi rende i due mari diversi? Non bastano le risorgive marina di acqua dolce, le distese di posidonia oceanica, gli anfratti, le grotte, le spiagge e tutto ciò che il mondo già conosce?”

E prosegue: “C’è da aggiungere, poi, che Legambiente, stessa organizzazione che consegna le Vele, nel 2013 e nel 2014, ha insignito Cala Bianca e Porto Infreschi con il riconoscimento di Spiagge più Belle d’Italia. Solo Camerota nel Cilento vanta di questo riconoscimento. Cosa è successo? All’improvviso non sono più belle?  È legittimo chiedersi come sia possibile una differenza così significativa nella valutazione? Il Comune di Camerota, insieme agli operatori turistici e agli abitanti, si impegna a fare chiarezza su questa decisione. Sappiamo bene che richiedere una revisione accurata del processo di valutazione utilizzato per l’assegnazione delle Vele è inutile, anche se sarebbe fondamentale per preservare l’integrità e il prestigio di questo premio che, con questi elementi, inevitabilmente vacilla”. 

Una località come Camerota ha ottenuto le 5 Vele per oltre dieci anni di fila. All’improvviso si passa direttamente a 3 Vele, senza spiegazioni. Un operazione di declassificazione netta, cruda, senza nemmeno scendere prima a 4 Vele. Per quale motivo? Mica centrerà la mancata partecipazione e la collaborazione, in diversi ambiti e a più livelli, con Legambiente? Non lo vogliamo proprio pensare. Sarebbe davvero clamoroso”, si chiede non senza polemiche il primo cittadino. 

Di certo non sono le 5 Vele a minare la forza di Camerota che con o senza tutti i riconoscimenti resta sempre prima per numero di presenze turistiche nel Cilento e terza in Campania solo dopo Napoli e Sorrento. Sicuramente questa operazione di Legambiente che lascia tantissimi punti interrogativi, è deleteria più per la credibilità del premio 5 Vele che per la bellezza e la qualità di Camerota, quest’ultima, sappiamo, resterà immutata”, sottolinea Scarpitta. 

La replica alla minoranza

Infine il sindaco si rivolge a chi ha criticato l’amministrazione: “Il vostro (non) impegno per Camerota si sintetizza miseramente attraverso i comunicati stampa che tentate di scrivere per sminuire, senza ottenere buoni risultati, l’operato di questa amministrazione. Vi ricordo che questo modus operandi vi ha portati solo verso una direzione: quella di collezionare uno scarto di voti da circa 200 del 2017 a quasi i 1.000 del 2022. Continuate così!

Camerota continuerà a lavorare per garantire la tutela e la conservazione delle sue preziose risorse naturali, collaborando con le autorità competenti e coinvolgendo attivamente la comunità locale. Cittadini e turisti sanno perfettamente che il lavoro e l’impegno costante di tutti gli attori principali della filiera turistica, riflettono l’autentica bellezza della Perla del Cilento e il nostro impegno per la sostenibilità ambientale”. 

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