Sempre più persone stanno scoprendo come la dieta vegana possa avere un ruolo importante nella lotta contro i cambiamenti climatici e nelle azioni per preservare il nostro pianeta.
Ma cosa rende questo stile alimentare così interessante e in che modo può davvero fare la differenza?
La sostenibilità e l’alimentazione vegana sono strettamente collegate e tutti possono contribuire a salvare il pianeta con le scelte di ogni giorno.
La dieta vegana e il risparmio delle risorse naturali
Una delle ragioni principali per cui la dieta vegana è considerata sostenibile riguarda il risparmio delle risorse naturali.
Gli allevamenti intensivi degli animali richiedono enormi quantità di acqua e di cibo. Basti pensare che per produrre un solo chilogrammo di carne bovina sono necessari fino a 15.000 litri di acqua.
Al contrario, la coltivazione di legumi, di cereali e di verdure richiede meno risorse. Scegliendo di mangiare cibi di origine vegetale, si può ridurre il consumo di risorse preziose come l’acqua e il suolo, con un contributo importante per preservare gli ecosistemi.
Scegliere cibi di questo tipo, come i prodotti vegan di Passo Ladro, è uno dei modi più efficaci per contribuire alla sostenibilità del pianeta.
Si tratta di una realtà imprenditoriale a tutti gli effetti etica, che si occupa di coltivare e spedire eccellenze bio del nostro Paese, per restituire la dignità e le giuste prospettive all’attività dell’agricoltore.
La riduzione delle emissioni di gas serra
Un altro aspetto della sostenibilità legato alla dieta vegana è la riduzione delle emissioni di gas serra.
L’industria della carne e dei latticini è una delle principali fonti di metano, un gas serra. Gli allevamenti di bestiame, infatti, producono circa il 14,5% delle emissioni globali dii gas serra.
Scegliendo un’alimentazione a base vegetale, si contribuisce a ridurre la domanda di carne e latticini e quindi a diminuire l’inquinamento atmosferico. Ogni pasto vegano è un piccolo ma importante passo verso un futuro più pulito.
La conservazione della biodiversità
La biodiversità del pianeta è minacciata da diversi fattori e gli allevamenti di animali hanno un ruolo importante in quella che si può definire una vera e propria crisi.
Le foreste vengono abbattute per fare spazio ai pascoli e alle coltivazioni destinate a nutrire gli animali da allevamento, distruggendo habitat naturali e mettendo a rischio molte specie.
Adottare una dieta vegana significa ridurre la pressione sulle foreste e sugli ecosistemi, favorendo la conservazione della biodiversità.
La protezione delle specie viventi è, infatti, fondamentale per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi da cui tutti dipendiamo.
Il potere delle piante
Le piante sono ricche di vitamine, di minerali e di antiossidanti che possono rafforzare il sistema immunitario e migliorare il benessere generale.
Per esempio, verdure a foglia verde, come gli spinaci e il cavolo, sono delle fonti eccellenti di ferro e calcio, mentre frutti come le fragole e le arance sono ricchi di vitamina C, che rende possibile l’assorbimento del ferro e aumenta le difese immunitarie dell’organismo.
Anche le noci, i legumi e i semi forniscono proteine vegetali di alta qualità e acidi grassi essenziali, come gli omega 3, che sono fondamentali per la salute del cuore e del cervello.
Come evitare carenze nutrizionali
Anche se la dieta vegana può essere molto salutare, è sempre importante prestare attenzione ad alcuni nutrienti che potrebbero essere più difficili da ottenere attraverso i soli alimenti vegetali, come la vitamina B12, il calcio, il ferro e gli acidi grassi omega 3.
La vitamina B12, per esempio, in genere è assente nei cibi vegetali, quindi è consigliabile assumere appositi integratori o consumare alimenti specifici per trovare un equilibrio.
Per il ferro, che nei vegetali è presente in forma meno assimilabile rispetto a quello della carne, è utile combinare fonti vegetali con alimenti ricchi di vitamina C, per migliorarne l’assorbimento.
Il ruolo della consapevolezza delle scelte alimentari
Essere consapevoli delle proprie scelte alimentari, comunque, è sempre fondamentale per mantenere un equilibrio nutrizionale ottimale.
Per garantire che il corpo riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno, si dovrebbero pianificare nel modo corretto i pasti, prevedendo vari alimenti.
A questo proposito, un nutrizionista può fornire dei suggerimenti utili e importanti per personalizzare la dieta in base alle proprie specifiche esigenze, specialmente all’inizio di un percorso vegano.
Molti pensano che mangiare vegano sia costoso, ma la realtà è che, con un po’ di pianificazione, può rappresentare una delle scelte più convenienti anche dal punto di vista economico.
Alimenti come i fagioli, le verdure di stagione, il riso sono in genere più economici rispetto ai prodotti derivati dagli animali.
Inoltre, acquistare cibi di stagione permette di ridurre i costi e di supportare l’economia locale, riducendo allo stesso tempo l’impronta di carbonio associata al trasporto dei prodotti alimentari.
Per tutti questi motivi, la dieta vegana viene spesso considerata come un passo verso un futuro più sostenibile e salutare per tutti.