Un uomo sospettato di essere implicato in un omicidio avvenuto a Ponticelli tre giorni fa è stato ascoltato nel Vallo di Diano. Si tratterebbe di un operaio, incensurato, che si trovava a Sala Consilina, per lavoro. L’uomo potrebbe essere coinvolto nell’omicidio avvenuto a Ponticelli, in cui un falegname, di 71 anni, Arturo Panico, con precedenti penali, è stato ucciso a sprangate.
I fatti
I carabinieri della Compagnia di Sala Consilina guidati dal capitano Veronica Pastori e i militari del Nucleo operativo comandati dal capitano Martino Galgano hanno supportato i colleghi di Napoli nelle indagini sull’efferato omicidio.
L’uomo sarebbe stato colpito prima di spalle con una spranga per poi continuare ad aggredirlo quando si trovava a terra. Un debito dietro al delitto, sarebbe questa la pista seguita dagli inquirenti che hanno avviato le indagini ed ascoltato anche i residenti del quartiere Ponticelli.
Gli assassini probabilmente erano andati a riscuotere il denaro, che il 71enne non aveva. Sapevano dove trovarlo, perché abitava lì. Nel locale tracce di una colluttazione. Il commerciante si sarebbe difeso, fino a quando ha potuto. Chi abita nella palazzina sembra abbia sentito urla e rumori forti nell’attività del falegname, tanto che al 112 è arrivata una telefonata anonima: “C’è un uomo preso a sprangate ed è riverso a terra. Deve essere aiutato subito. Rischia di morire”. Le ferite inferte all’uomo però non gli hanno lasciato scampo e quando sono giunti sul posto i sanitari ed i Carabinieri per il 71enne non c’era più nulla da fare.