Vallo di Diano: in 5 anni registrati circa 3000 casi di tumore

Ecco i dati del rapporto dell’Asl Salerno dal 2015 al 2019

Di Federica Pistone
Vallo di Diano: in 5 anni registrati circa 3000 casi di tumori

L’Asl Salerno ha pubblicato il Rapporto Tumori 2015-2019 nel quale sono pubblicati i dati di incidenza delle neoplasie nel salernitano, per il periodo pre-pandemico 2015-2019, escludendo il 2020 a causa della discontinuità nei dati.

I dati

Durante il quinquennio esaminato, si sono registrate annualmente 5659 nuove diagnosi oncologiche, con una predominanza maschile (54%). Negli ultimi anni, il monitoraggio delle neoplasie nel Distretto 72 di Sala Consilina/Polla ha fornito informazioni interessanti sull’andamento delle malattie oncologiche nella popolazione maschile e femminile. I dati raccolti tra il 2015 e il 2019 mostrano un quadro complesso e meritevole di attenzione. I dati analizzati evidenziano un totale di 1.173 casi di neoplasia diagnosticati nei maschi. Per le femmine, sono stati registrati 1.011 casi. I valori estrapolati indicano un andamento leggermente inferiore rispetto alle aspettative, non evidenziando un aumento allarmante di nuove diagnosi. Un esame più approfondito delle singole categorie di neoplasie rivela divergenze significative tra i sessi.

I tumori più diffusi

Tra le neoplasie più comuni, troviamo: Polmone: 124 casi per i maschi e 25 casi per le femmine. Mammella: 4 casi tra i maschi, ma un consistente numero di 202 casi tra le femmine, indicando una prevalenza evidente del carcinoma mammario nel sesso femminile. Colon, retto e ano, entrambi i sessi mostrano valori pressoché stabili, suggerendo l’importanza e la necessità di screening e prevenzione continua. Alcune neoplasie mostrano una particolare incidenza. Pancreas: 37 casi nei maschi e 28 casi nelle femmine. Tiroide: 36 casi nei maschi e 70 casi nelle femmine, suggerendo un’attenzione urgente alle patologie della tiroide . Naturalmente a questo punto, vista la mancanza di dati ufficiali degli ultimi 5 anni, particolarmente cruciali a causa del periodo pandemico che ha scoraggiato, per via della paura del contagio, anche molte visite di prevenzione, si auspica che presto vengano resi noti anche le incidenze relativi agli ultimi anni 2020-2023 per la provincia salernitana.

Condividi questo articolo
Exit mobile version