Disagi al pronto soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania per la notevole affluenza e la carenza di personale. L’ultima segnalazione arriva dal padre di una bambina di Agropoli che necessitava assistenza medica.
Tutto è iniziato con un banale incidente domestico: la piccola (sette anni) è caduta e si è procurata una frattura al polso. Di fronte all’evidente necessità di cure, i genitori hanno deciso di portare la giovane al pronto soccorso più vicino, il “San Luca”.
Un calvario
La scelta di Vallo della Lucania, motivata dalla vicinanza geografica, non è servita a velocizzare i tempi. Il traffico intenso, soprattutto nelle ore più calde, ha prolungato in maniera significativa i tempi di percorrenza. Arrivata al pronto soccorso, la famiglia ha trovato tante persone in attesa e personale medico costretto a fronteggiare una situazione caotica.
Il padre della bambina, visibilmente provato dall’esperienza, ha deciso di condividere la sua storia sui social network, suscitando un’ondata di commenti di solidarietà e di indignazione.
«Il caos che abbiamo trovato nel pronto soccorso era inimmaginabile. Per fortuna hanno visto che era una bambina e siamo passati. 40 minuti per una radiografia e altra attesa per un’ingessatura. A quanto si è capito c’è solo un medico ortopedico con più di 15 persone in attesa». Un problema, quello del personale, da tempo segnalato dai sindacati che chiedono interventi anche se di fatto in tutta la Regione si segnala una carenza di medici che si acuisce nei presidi ospedalieri di periferia.
Le richieste dei cittadini
I cittadini chiedono a gran voce un potenziamento dei servizi sanitari, con l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, ma c’è anche chi ritorna sulla necessità di riaprire il pronto soccorso dell’ospedale di Agropoli vista l’elevata affluenza in particolare nel periodo estivo.
In queste condizioni il personale del “San Luca” è costretto ad affrontare da solo eventuali emergenze con il rischio che si creino code al pronto soccorso come sta avvenendo in questi giorni.