Vallo della Lucania: sabato 28 sarà presentato il libro da Luigi Leuzzi e Pasquale Martucci “Identità Evolutive. Studi e ricerche sul Cilento”

Appuntamento Sabato 28 settembre 2024, alle ore 18:30 a Vallo della Lucania. Ecco i presenti

Di Comunicato Stampa

Sabato 28 settembre 2024, alle ore 18:30 a Vallo della Lucania, sarà presentato il libro scritto da Luigi Leuzzi e Pasquale Martucci: Identità Evolutive. Studi e ricerche sul Cilento.

Saluti:

– dott. Antonio Sansone (Sindaco Comune Vallo della Lucania)

– dott.ssa Iolanda Molinaro (Assessore Comune Vallo della Lucania)

– dott.ssa Federica Barrella (Presidente Pro Loco Gelbison, Vallo della Lucania)

Interventi:

– prof.ssa Antonella Casaburi; Scrittrice. – prof. Antonio Di Rienzo; Studioso di cultura e tradizioni cilentane – dott. Leonardo Guzzo; Giornalista e scrittore

– dott. Luigi Leuzzi;Studioso di mito-archeologia, antropologo– dott. Pasquale Martucci; Sociologo – prof. Angelo Paolo Perriello

Esperto di cooperazione territoriale e internazionale, Programma Communitas.

L’identità è la consapevolezza che un individuo assume nello scorrere del tempo storico e sociale in relazione all’ambiente che lo accoglie e gli permette di abitare un mondo, complesso e ramificato. Tutto ciò è da intendere nel rapporto con gli altri, le culture altre, attraverso il rispetto e il dialogo, ma anche con la consapevolezza che si ci trova a vivere un percorso comune per costruire processi conoscitivi insieme agli altri attraverso il “concetto di reciprocità”.

L’identità sembra presupporre l’esigenza di mantenere una coerenza, una coesione ed una continuità in una società che va esemplificata e adeguata alle condizioni di vita. Tutto ruota intorno alla comunità, fatta di soggetti che si relazionano e si caratterizzano in un “noi” che spinge verso la conservazione di un passato che tuttavia non può essere nostalgico, melanconico, omologante, ma che si confronta con forme legate agli sviluppi di società che si diversificano e si evolvono.

Nel Cilento, che si estende da Paestum a Sapri, dal mar Tirreno ai confini della Basilicata, certamente le popolazioni che si sono alternate e diversificate hanno prodotto caratteristiche di vita particolari. Si è realizzato un processo che ha visto popoli trarre cultura da altri popoli; e scambi, assimilazioni e incorporazioni hanno costituito una comunità in un contesto socio-culturale in cui la terra in origine era l’unico motivo di sostentamento.

Per cui l’identità si riferisce a popolazioni che hanno occupato un territorio, che si sono unite ed hanno formato le comunità organizzate, consolidando legami che possono mantenerle coese e unite. Si tratta di aggregazioni che hanno tra i tratti distintivi una lingua comune, simboli e rituali religiosi, oltre che definite regole comportamentali.

È questo il processo descritto da Luigi Leuzzi e Pasquale Martucci che, nel volume: “Identità Evolutive. Studi e ricerche sul Cilento”, propongono due saggi che si occupano dell’identità tra tradizione e cambiamento. L’idea di realizzare questo lavoro è emersa attraverso il confronto e le analisi, compiuti dai due autori, in occasione di dibattiti e convegni realizzati negli ultimi due anni.

Gli autori

Luigi Leuzzi indaga i simboli e i significati di una storia millenaria, privilegiando l’indagine ermeneutica, fenomenologica e mito-archeologica. L’approccio utilizzato è stato antropologico, con approfondimenti sulla storia e la cultura mito-archeologica, partendo dalla religio, intesa come valore sacrale, ed approdando a forme mitologiche, che dimostrano un legame storico-culturale che rende immediatamente riconoscibile il territorio. Nel Cilento, sostiene l’autore, i simboli identitari mettono in evidenza il confronto con l’alterità, che comporta certamente un atteggiamento di apertura e di curiosità verso l’altro, in cui la diversità è da sincronizzare con le tradizioni interculturali che riconducono certamente ad una civiltà dell’Appennino. Il suo approccio concettuale e le riflessioni si confrontano con una serie di discipline, che vanno dalla storia, all’antropologia, alla psicologia, alla fenomenologia ed ermeneutica, all’empatismo. L’autore si sofferma sulla dea Cilens, sul Megalitismo e la Grande Madre, sull’Antece e le origini, su Parmenide e la Scuola Eleatica, sulla Tomba del tuffatore, sull’Empatismo in rapporto al megalitismo. Si occupa anche de: Il Cavaliere nero e il ritorno dell’eroe, oltre che di Dioniso e il Brigantaggio, con riferimento ai Moti del 1828.

Pasquale Martucci, partendo dalle origini identitarie del Cilento, analizza il passaggio verso le forme evolutive, utilizzando metodi di ricerca sociologici e antropologici. L’autore argomenta sull’identità che riconduce ad una cultura, intesa in senso antropologico-sociale, una costruzione che scaturisce dall’incontro tra popoli e territorio. Nell’area cilentana, le popolazioni che si sono alternate e diversificate hanno prodotto caratteristiche di vita particolari, realizzando un processo che ha visto popoli trarre cultura da altri popoli: scambi, assimilazioni e incorporazioni hanno costituito le comunità in un contesto socio-culturale in cui il lavoro della terra era l’unico motivo di sostentamento. Questa è l’identità che si è affermata nelle comunità tradizionali; esiste poi una indentità evolutiva che si diffonde con il cambiamento sociale, con il venir meno delle caratteristiche legate ad una vita tradizionale. L’intento del suo scritto è il voler cogliere il passaggio dalle forme tradizionali a quelle evolutive per cercare di dare un senso alle nuove identità, considerando le dinamiche di cambiamento che ormai fanno parte delle nostre attuali società.

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