Il 23 e 24 aprile 2025, Vallo della Lucania sarà il cuore pulsante di un’iniziativa intensa e simbolica: il Festival “Ritrova le tue radici”, un evento pensato per celebrare la memoria collettiva, il valore dell’identità culturale e il ritorno nei luoghi dell’anima. Due giornate ricche di incontri, racconti, esperienze e momenti di riflessione, che coinvolgeranno cittadini, istituzioni, studiosi, operatori del turismo, famiglie e comunità.
Il Festival
Il Festival, promosso nell’ambito del progetto “Le Radici di Vallo della Lucania”, si propone di dare voce a chi è partito, a chi è tornato, e a chi non ha mai smesso di sentirsi parte di questo territorio. È un’iniziativa che unisce convegni, confronti, testimonianze e attività ludico-didattiche, con uno sguardo particolare rivolto al tema del turismo delle radici, della tornanza e della sostenibilità.
Si comincia mercoledì 23 aprile alle ore 10:00 con il convegno “Ritrova le tue radici”, in programma presso l’Aula Consiliare del Comune di Vallo della Lucania. Ad introdurre i lavori sarà il sindaco Antonio Sansone, affiancato da autorevoli rappresentanti delle istituzioni regionali e del mondo accademico. Tra gli interventi previsti figurano quelli dell’avvocato Corrado Matera, consigliere regionale della Campania, di Giovanni D’Avenia, presidente della Fondazione Super Sud, e del professor Luigi Rossi, presidente del comitato tecnico scientifico della “Rassegna sul Turismo delle Radici nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.
I relatori
Al tavolo dei relatori anche Giuseppe Coccorullo, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni, Luigi Barbati, presidente regionale UNPLI Campania, il professor Raffaele Palumbo, docente presso la Caribbean International University e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, e la professoressa Stefania Leone, ordinario del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione all’Università degli Studi di Salerno. Completano il panel il professor Sergio Beraldo, docente di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il professor Raffaele Sibilio, docente di Sociologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dello stesso ateneo, Michelangelo Lurgi, presidente del gruppo Turismo, Alberghi e Tempo Libero di Confindustria Salerno, e la dottoressa Gisella Forte, coordinatrice provinciale di Assoviaggi Confesercenti. A moderare sarà il giornalista Ernesto Pappalardo.
A seguire, alle ore 13:30, il cortile dell’ex convento dei Dominicani ospiterà un coinvolgente show cooking sulle ricette tradizionali cilentane, curato dal professore chef Michele Giaquinto, con degustazioni aperte al pubblico.
Il programma
Giovedì 24 aprile, alle ore 18:00, si prosegue con il convegno “Storie di Tornanza”. Interverranno Domenico Nicoletti, segretario dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino, l’assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania Felice Casucci (in collegamento da remoto), il professor Vincenzo Esposito, antropologo del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DiSPaC) dell’Università degli Studi di Salerno, Aniello Di Vuolo, presidente della Fondazione ITS Academy Bact, e il console generale d’Italia a Mendoza Giuseppe D’Agosto, anch’egli in collegamento remoto.
Nel corso della serata sarà dato spazio ai protagonisti delle “storie di tornanza”: tra loro, Luca Cresciullo, fondatore di Cyberspline Games & Borgo Interactive, e la dottoressa Francesca Bruno che racconterà come le tradizioni familiari siano collegate ai fenomeni migratori. A chiudere la giornata, alle ore 20:00, il concerto del quartetto Angelo Loia 4ET, che offrirà un suggestivo momento musicale in sintonia con il tema della memoria e del radicamento.
Il Festival “Ritrova le tue radici” si presenta così come un evento dal respiro ampio e partecipativo, capace di coniugare riflessione culturale, promozione del territorio e valorizzazione delle relazioni umane. Un appuntamento da non perdere, per costruire insieme nuove traiettorie di ritorno e riscoprire il significato più profondo dell’appartenenza.