Lo scorso weekend il seminario diocesano di Vallo della Lucania ha ospitato l’incontro della zona Poseidonia dei gruppi scout – agesci (associazione guide e scout cattolici italiani). Più di 100 scout hanno svolto tra sabato e domenica momenti formativi e di crescita, ieri invece la S. Messa col Vescovo Mons. Calvosa nella cappella del seminario.
Le attività svolte
Presenti 11 gruppi provenienti da varie zone della Provincia, il gruppo di Pontecagnano, Battipaglia 1°, Battipaglia 3°, Montecorvino 1°, Montecorvino 10, Olevano 1°, e ancora il gruppo di Agropoli 1°, Roccadaspide 1°, Vallo della Lucania 1°, Eboli 12, e un gruppo, formato da circa un anno, con sede a Polla, ma che ha scelto di chiamarsi Vallo di Diano 1.
“Noi svolgiamo il nostro servizio nel far crescere i ragazzi come cittadini attivi da adulti – ha detto la responsabile femminile della zona Poseidonia Lucia Gorga – partiamo dagli 8 anni fino ai 21 anni. In queste 2 giornate abbiamo svolti dei moduli formativi perché per noi capi la formazione è estremamente importante per fornire un servizio sempre più competente utile ai nostri ragazzi, abbiamo svolto dei moduli sul primo soccorso, su cambuse consapevoli, e quindi sulla scelta dei prodotti che noi costantemente offriamo ai ragazzi, prodotti alimentari e non, e infine un modulo sulla comunicazione.”
Ieri la S. Messa con il Vescovo
Nella mattinata di ieri Vincenzo Calvosa Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, ha presieduto la S.Messa nella cappella del seminario animata proprio dagli scout. Il Vescovo ha voluto rimarcare l’importanza di questa vita associativa, sempre al servizio degli altri. “Sono contento che hanno scelto questo luogo che è stato sempre un luogo di formazione. Il comitato di zona ha organizzato questo momento che è formativo ma è anche un momento di comunione tra le varie realtà, tra i vari gruppi della zona Poseidonia che insiste tra le diocesi di Vallo della Lucania, di Salerno e di Teggiano – Policastro. Spero che questo momento possa rilanciare questa esperienza, perché è una di quelle che riesce ancora ad attrarre e tenere insieme i giovani soprattutto nella fase adolescenziale”, ha detto Mons. Cavolsa.
Durante la celebrazione sono stati portati in offerta alcuni simboli dei gruppi scout che con passione e dedizione si spendono per il servizio agli altri; tra i doni il cubo di rubrik come segno della diversità che unisce, la porta “simbolo di Agropoli”, sempre aperta per accogliere gli altri, le primizie come l’olio e il grano, la tovaglia simbolo di ospitalità, i fiori come segno di rinascita dai momenti più duri.