Il Comune di Vallo della Lucania, guidato dal sindaco Antonio Sansone, ha aggiornato il progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica dell’intervento di “Costruzione di un centro polifunzionale alla frazione Angellara”, nell’importo complessivo di € 3.195.065,69.
I finanziamenti
Il Ministero dell’Interno ha approvato l’elenco degli enti partecipanti all’Avviso pubblico per la presentazione delle richieste di contributo per progetti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e a scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia.
Vallo rientra tra i comuni finanziati per un importo complessivo di €. 3.000.000,00 e sarà incluso nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
La restante spesa di € 195.065,69 sarà finanziata con la reiscrizione nel redigendo Bilancio di previsione 2023/ 2025 di quota parte del mutuo dell’importo di € 400.000,00 concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. nell’anno 2020. Quest’ultimo originariamente era destinato alla “Riqualificazione urbana e messa in sicurezza dell’abitato della frazione Massa”. Un intervento che non può essere realizzato per motivi oggettivi legati all’assenza di autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada.
Un nuovo centro polifunzionale per le famiglie nella frazione Angellara
L’edificio scolastico sito alla frazione Angellara, non risulta adeguato alla normativa antisismica e da tempo non è più utilizzato. Pertanto l’Amministrazione Comunale ha espresso la volontà di procedere con la demolizione e ricostruzione per destinarlo ad attività polifunzionali per la famiglia.
Le risorse stanziate dal Ministero sono, in particolare, destinate a progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia. Priorità hanno le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane.
Ciò con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti e a progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione di servizi integrativi che concorrano all’educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo.