Il Comune di Vallo della Lucania, guidato dal sindaco Antonio Sansone, intende partecipare insieme all’aggregazione di comuni appartenenti all’ITI “Chora Velina”, al Bando Pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato alla riqualificazione di Aree dismesse o in disuso.
I comuni coinvolti
L’Ente ha decido di candidare al Bando il proprio progetto di “Rigenerazione dell’hub per autobus e connessi servizi per l’accoglienza turistica” e, in qualità di Comune Capofila, l’intero Piano di Sviluppo denominato “Chora Velina”, composto dai progetti dei Comuni di Ascea, Ceraso, Gioi, Moio della Civitella, Novi Velia, Omignano, Perito e Vallo della Lucania, e dai progetti strategici di area dal titolo “nuove competenze per la conservazione del patrimonio archeologico” e “filiera bio agricola corta: colori e sapori secondo il Ci-Lento”.
Ecco i progetti dei comuni interessati: Ascea, “Rigenerazione dell’ex casa comunale in residenza diffusa, Ceraso, “Rigenerazione del Parcheggio Intermodale”, Gioi, “rigenerazione e riqualificazione ex macello”, Moio della Civitella, “rigenerazione dell’area mercatale con la riqualificazione e trasformazione, in chiave di Centro di ricerca, di Palazzo Torrusio, immobile storico che versa in stato di abbandono e necessita un urgente ripristino”. E ancora Novi Velia con la “rigenerazione e riqualificazione dell’area mercatale e commerciale”, Omignano, “Efficientamento, rigenerazione e riqualificazione del parcheggio intermodale con rifunzionalizzazione arca mercatale,”Perito, “rigenerazione Immobile per ospitalità diffusa”.
Il bando
Il Bando pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 31/12/2024 ha una dotazione complessiva di oltre 210 milioni di euro e avvia la procedura per selezionare interventi orientati alla rigenerazione, alla riqualificazione e all’infrastrutturazione, nonché all’attrazione di investimenti privati. Le amministrazioni pubbliche possono presentare piani per la riqualificazione di aree dismesse o inutilizzate di proprietà. L’importo massimo concedibile per ciascun piano di sviluppo è pari a 10 milioni di euro.