Vallo della Lucania: Asl affida servizi ausiliarato e pulizia a ditta esterna, preoccupazione dei sindacati

"La preoccupazione è tanta, ma noi attiveremo tutte le nostre energie per contrastare una nuova gestione che si preannuncia scellerata”

Di Angela Bonora
Vallo della Lucania Asl affida servizi cooperativa esterna, sindacati preoccupati

Questa mattina nei pressi del Presidio ospedaliero “San Luca “ di Vallo della Lucania, alla presenza del Segretario provinciale ULSSA Salerno Gennaro Scarano, si è svolta una conferenza stampa per accendere i riflettori sui problemi dei lavoratori esterni all’ASL (assunti da cooperativa) a partire dal primo febbraio 2024.

La posizione dei sindacati

Il Segretario provinciale Gennaro Scarano, non ci sta e dichiara: “Con l’affidamento della gara dei servizi di ausiliarato e pulizia alla cooperativa DUSMANN Service srl, si provocherà una perdita consistente di salario per una settantina di persone assunte a tempo indeterminato. Il tutto verrà provocato dalla perdita delle ore aggiuntive che oggi il personale assunto esegue. La preoccupazione è tanta, ma noi attiveremo tutte le nostre energie per contrastare una nuova gestione che si preannuncia scellerata.”

Alla dichiarazione del Segretario provinciale Scarano fa eco la rappresentante ULSSA del nosocomio di Vallo della Lucania, Rosa Di Nicuolo che dichiara: “Ieri 23 gennaio ci doveva essere un incontro con la società: Dussmann Service, per discutere del tavolo tecnico .Tutto questo per capire come svolgere i servizi aggiuntivi affidati alla cooperativa, sono stata convocata via email ma alla fine i referenti della “Dusmann Service” non si sono presentati nella sede dell’Ospedale San Luca ma si sono incontrati con la CGIL e la CISL, nella sede della CGIL, senza che noi non sapevamo niente e senza avvisarci. Un atto gravissimo verso il nostro Sindacato che ha la maggioranza degli iscritti”.

Le parole dei dipendenti

I lavoratori che si occupano di ausiliariato, ancora per poco tempo, con la Cooperativa : “ARIETE”, sono preoccupatissimi di questa situazione. I rumors non si fermano, qualcuno dei dipendenti come Cinzia Monzo dichiara: “ La nostra è una lunga storia. Per questo lavoro ci siamo sacrificati, abbiamo sacrificato le nostre famiglie soprattutto in periodo di Covid. Con i miei colleghi abbiamo dato l’anima per questo lavoro, in ogni abbraccio e in ogni carezza verso chi soffriva c’era l ‘essenza dell‘amore e dell’ accoglienza. Tutto questo deve avere un senso, noi chiediamo solo una retribuzione equa.”

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