Vademecum Elezioni Amministrative: ecco come si vota

Dal 8 al 9 giugno gli italiani sono chiamati a alle urne. Ecco le indicazioni per votare alle elezioni comunali.

Di Carmine Infante

L’8 e il 9 giugno i cittadini saranno chiamati alle urne per l’elezione del parlamento europeo, ben 3520 comuni saranno interessati anche dalle elezioni amministrative (dal conteggi sono escluse le regioni a statuto speciale) . I seggi per la prossima tornata elettorale resteranno aperti sabato 8 giugno dalle ore 15 alle ore 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle ore 23. Tanti sono i comuni cilentani chiamati al rinnovo del consiglio comunale.

Dalla mezzanotte di oggi, inoltre, è scattato il silenzio elettorale: non si potranno tenere comizi né assembramenti a scopo politico.

Come votare

Per votare sarà necessario recarsi al seggio muniti di carta d’identità e tessera elettorale. In caso di smarrimento della tessera o di esaurimento degli spazi per le timbrature, si può fare richiesta di una nuova tessera presso il proprio comune di residenza, anche negli stessi giorni delle elezioni.

Nei comuni fino a 15 mila abitanti si dovrà barrare solo il logo della lista preferita, per poi aggiungere il nome dell’eventuale candidato preferito, sull’apposito spazio sottostante: si può esprimere una sola preferenza e vince la lista che ottiene almeno un voto in più rispetto all’altra.

Nei comuni con più di 15mila abitanti si potranno barrare sia la lista del candidato sindaco sia quella di eventuali liste collegate ad essa. Se si barra solo la lista collegata il voto viene automaticamente attribuito anche al candidato sindaco. Si possono esprimere anche due preferenza, ma occorre che i due candidati scelti siano di genere differente, altrimenti la seconda preferenza verrà annullata. In questi comuni per ottenere la vittoria è necessario ricevere almeno il cinquanta per cento dei voti, contrariamente si terranno i ballottaggi tra le due liste maggiormente votate.

Voto domiciliare

Previste anche disposizioni specifiche per l’esercizio del voto con procedura speciale o domiciliare, di cui possono avvalersi determinate categorie di cittadini: tra questi, rispettivamente, i degenti in ospedali o case di cura, i ricoverati in case di riposo e i tossicodipendenti degenti presso comunità, i detenuti, e gli elettori ammessi al voto domiciliare in quanto “affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile” o “affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione

I fuorisede al voto: per la prima volta lontano dal comune di residenza

Gli studenti fuori sede possono quest’anno, per la prima volta e solo per le elezioni europee, votare per le liste e i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine senza dover rientrare nel comune di residenza. Sono 23.734 gli studenti che hanno fatto richiesta di avvalersi di questa nuova modalità di voto – introdotta in via sperimentale.

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