Vaccinazioni covid: «non ancora corrisposte prestazione aggiuntive a personale medico-infermieristico»

Appello della Nursind all'Asl Salerno affinché si affronti con urgenza la situazione e si valuta il recupero coatto

Di Ernesto Rocco

Il Nursind Salerno, attraverso il suo segretario generale, Biagio Tomasco, attraverso una nota ha espresso «profonda preoccupazione e sdegno in merito alle recenti determinazioni della direzione generale per la Tutela della Salute della Regione Campania, emerse in seguito all’interrogazione a risposta scritta sulla mancata corresponsione delle prestazioni aggiuntive per l’attività di vaccinazione per combattere il Covid».

La vicenda

Il caso ha trovato origine in seguito a un’interrogazione a risposta scritta formulata attraverso un apposito quesito dalla consigliera regionale Maria Muscarà dopo la segnalazione del Nursind Campania.

Come evidenziato in una nota del 26 gennaio scorso, infatti, si apprende che l’80% delle somme rendicontate alle Aziende sanitarie è stato erogato, mentre il restante 20% rimane oggetto di ulteriore determinazione da parte della Regione.

La polemica

Il Nursind Salerno aveva già sollevato il caso chiedendo chiarimenti.
«Le risposte vaghe ed evasive ricevute sono inaccettabili. La decisione di pagare le prestazioni con tariffe orarie per lavoro straordinario anziché quanto previsto dalla Legge 178/2020, con una perdita economica media di 34 euro pro capite, è ingiustificabile. È altresì inaccettabile l’ulteriore sforamento dei fondi contrattuali, comportando un ricorso al piano di rientro per il recupero delle somme erogate in surplus», ha detto Tomasco.

La richiesta

Il Nursind Salerno chiede pertanto alle autorità competenti di rivalutare immediatamente le tariffe già erogate, adeguandosi a quanto previsto dalla Legge 178/2020, con la corresponsione della differenza oraria. Pressing anche la rideterminazione dei fondi contrattuali, reintegrando le somme erroneamente prelevate dal fondo disagio.

Il segretario generale del Nursind Salerno, attraverso una nota, si è appellato direttamente ai vertici di Asl Salerno e all’Azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno affinché possano affrontare con urgenza la situazione e ristabiliscano la giustizia retributiva per il personale coinvolto nelle attività di vaccinazione.

In caso di mancato riscontro immediato, il Nursind Salerno «si riserva il diritto di attivare il proprio ufficio legale per il recupero coatto delle somme dovute ai lavoratori e di valutare le azioni da intraprendere nei confronti di Enti e aziende sanitarie coinvolte».

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