Un bimbo di 12 anni è morto questa mattina nella rianimazione del Santobono, non riuscendo a superare le conseguenze delle gravissime ustioni che lo avevano investito dall’80% del suo corpo. Il bambino, residente a Scafati, era giunto al Santobono in codice rosso il 5 aprile dall’ospedale di Nocera dove erano state prestate le prime cure. Gli abiti che indossava avevano preso fuoco, provocando gravissime lesioni dalla testa ai piedi.
Le condizioni del bambino
La situazione clinica del piccolo era subito apparsa molto grave ai medici del polo pediatrico napoletano. Nonostante fosse stato sottoposto a cure intensive, incluse la sedazione e il coma farmacologico, non è riuscito a superare la crisi che consegue alla perdita di liquidi e alle alterazioni dell’equilibrio metabolico e infezioni che conseguono a lesioni così estese.
La direzione dell’ospedale pediatrico partenopeo aveva anche avviato le procedure per la coltivazione e il trapianto di cute omologa, ma per tratti limitati di cute, e per il trapianto di cute sintetica prenotata a Zurigo, un sostitutivo della pelle che in questi casi può essere determinante per scongiurare infezioni e accelerare i processi riparativi naturali dei tessuti ustionati.
Nonostante fosse stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per eliminare i tessuti morti, stanotte era sopraggiunto uno choc settico che lo ha condotto alla morte nella mattinata di oggi.