US Agropoli, nuovi dubbi sul futuro: partone le vertenze, si rischiano penalizzazioni

Settore giovanile, impianti sportivi, composizione della compagine societaria e vertenze: ecco i dubbi da chiarire sul futuro dell'US Agropoli

Di Ernesto Rocco

Il futuro dell’Unione Sportiva Agropoli 1921 è tutt’altro che chiarito. Se domenica il pubblico che ha assistito al match di Coppa Italia contro il Santa Maria non è rimasto deluso, sul fronte societario restano tanti interrogativi.

Arrivano le vertenze di calciatori e staff tecnico

Nelle scorse ore, infatti, sono partite le vertenze da parte dei calciatori che hanno fatto parte della rosa della scorsa stagione. Tutti lamentano il mancato pagamento di diverse mensilità. Le loro richieste vanno ad aggiungersi a quelle dello staff tecnico, già recapitate alla società nei giorni scorsi.

La nuova governance, all’atto del subentro alla vecchia società, aveva fatto sapere che si sarebbe accollata anche le pendenze, ma c’è chi sostiene che ora vi sarebbero dei tentennamenti. Qualora non si adempisse ai pagamenti, i delfini dovrebbero scontare dei punti di penalizzazione in classifica, con conseguenze ancora più nefaste nelle prossime stagioni che potrebbero portare finanche alla mancata iscrizione.

Una questione da chiarire, così come da chiarire è ancora la composizione della compagine societaria: il rappresentante legale dell’U.S. Agropoli sarebbe l’ex calciatore Angelo Cimadomo, ma non vi è stata una comunicazione ufficiale in tal senso.

I dubbi sul settore giovanile e sugli impianti sportivi

Infine c’è un’ulteriore questione che sta determinando perplessità tra rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori. Pare, infatti, che nonostante la sbandierata linea giovane e la volontà di puntare su ragazzi del territorio, i delfini non avranno una “cantera“. Il settore giovanile, infatti, rimarrebbe sotto il nome di SV, ovvero la scuola calcio facente riferimento al duo Stefano Squitieri – Valentino Viviani, il sodalizio tra i due agenti FIFA che con l’acquisizione dell’Agropoli si è bruscamente interrotto con l’addio del secondo.

Una questione, questa, non da poco: gli impianti sportivi, infatti, in assenza di un settore giovanile, potrebbero non essere affidati in gestione alla compagine agropolese da parte dell’amministrazione comunale.

Insomma ci sono ancora tanti dubbi da fugare sul futuro dei delfini: se sul fronte dell’immagine si sta lavorando alacremente e con buoni risultati, riuscendo anche a coinvolgere nuovamente gli appassionati, sul fronte societario le nubi non sono del tutto scomparse.

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