Una proposta di legge per migliorare le Aree Interne: focus su servizi essenziali, sanità, istruzione e mobilità

Proposta di legge per le Aree Interne: Garantire servizi essenziali, migliorare sanità, istruzione e mobilità.

Di Ernesto Rocco

È necessario affrontare le contraddizioni nell’applicazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne, e per questo motivo il Consigliere Regionale Corrado Matera ha presentato una Proposta di Legge alle Camere, protocollata di recente presso la Regione Campania. L’iter per l’approvazione è stato avviato immediatamente, e attualmente la proposta è in discussione presso la III Commissione speciale “Aree Interne”.

Finalità e urgenza dell’iniziativa

Il titolo della proposta di legge, “Disposizioni per la garanzia dei servizi essenziali nei comuni delle aree interne”, evidenzia chiaramente le finalità e l’urgenza dell’iniziativa. In linea con gli obiettivi della Strategia Nazionale per le Aree Interne, la proposta di legge intende introdurre misure strutturali specifiche per i tre servizi pubblici essenziali, ovvero sanità, istruzione e mobilità. Si punta ad affrontare le maggiori differenze rispetto al resto del Paese che i comuni delle Aree Interne attualmente affrontano.

Misure per la sanità, l’istruzione e la mobilità

La proposta di legge mira a rispondere alle carenze di personale sanitario e scolastico nelle Aree Interne, che compromettono il diritto alla salute e all’istruzione dei residenti, attraverso l’introduzione di specifici incentivi.

Inoltre, si prevedono misure per potenziare il trasporto pubblico nelle aree interne al fine di garantire collegamenti più costanti ed efficienti con le realtà urbane limitrofe.

Articoli della proposta di legge

La proposta di legge si compone di quattro articoli.

L’articolo 1 stabilisce le finalità dell’intervento normativo e identifica i comuni che saranno oggetto delle misure previste.

Il 2 riguarda gli interventi nel settore sanitario, prevedendo misure per valorizzare il personale sanitario che opera nelle Aree Interne, inclusa la concessione di contributi per promuovere la residenzialità in tali territori.

L’articolo 3 riguarda invece azioni nel campo dell’istruzione e del diritto allo studio, intervenendo sia sul personale docente che sui criteri per la “dimensione scolastica”, uniformandoli a quanto previsto attualmente per i comuni montani, le isole e altri territori con specifiche peculiarità.

Infine, l’articolo 4 contiene misure per il potenziamento del trasporto pubblico.

Un’iniziativa di interesse nazionale

Questa proposta di legge, partita dalla Regione Campania, rappresenta un’iniziativa legislativa che va oltre la dimensione regionale. Attualmente, le Aree Interne includono ben 124 Aree di progetto, coinvolgendo 1.904 comuni e una popolazione di 4 milioni e 570mila abitanti. La risoluzione dei problemi affrontati dalla proposta di legge è pertanto di interesse nazionale.

Il commento

“La Strategia delle Aree Interne – commenta il Consigliere Regionale Corrado Matera – mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese. Purtroppo la sua attuazione ha evidenziato alcune contraddizioni che è necessario risolvere, se vogliamo che gli obiettivi prefissati siano realizzati e non restino sulla carta. Lo Stato attribuisce alle Aree Interne contributi destinati alla Sanità, alla Scuola e ai Trasporti, indicati come gli assi portanti della Strategia, e tuttavia in questi settori i problemi continuano ad aggravarsi. In particolare, la Sanità e la Scuola nelle Aree Interne subiscono una carenza di organico sempre più rilevante, e nei trasporti si registrano difficoltà legate ai collegamenti e alla viabilità».

«Per la Scuola, poi, alla luce delle nuove indicazioni, dovrebbero sempre più ridursi gli Istituti e i Dirigenti Scolastici. La Proposta di Legge da me presentata – aggiunge Matera – nasce dall’esigenza di risolvere queste gravi contraddizioni, prevedendo -ove necessario- opportuni incentivi per arginare le problematiche riscontrate, e chiedendo alle Camere di utilizzare allo scopo anche fondi che sono stati già di fatto attribuiti alle Aree Interne».

«Essendo originario di un’Area Interna salernitana, e toccandone con mano le difficoltà –conclude – ho ritenuto mio dovere elaborare questa iniziativa legislativa che, a mio parere, potrà dare un importante contributo non soltanto alla mia comunità ma a tutte quelle comunità che, a livello regionale e nazionale, rientrano nella stessa classificazione”. 

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