Un protocollo d’intesa per attività di scavo nel sito di Monte Pruno

Siglato protocollo d’intesa tra il Comune di Roscigno, la Federico II di Napoli, la Banca Monte Pruno. Protagonisti anche i ragazzi del SAI.

Di Ernesto Rocco

Un importante accordo cooperativo di collaborazione didattico-scientifica è stato stipulato oggi nella sede del Comune di Roscigno, con l’obiettivo di promuovere e sistemare il sito archeologico di Roscigno-Monte Pruno. Questo accordo coinvolge il Centro interdipartimentale di Studi per la Magna Grecia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, la Banca Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino e i ragazzi del SAI (Sistema Accoglienza Integrazione).

Impegno condiviso per la valorizzazione del patrimonio archeologico

Il sindaco Pino Palmieri e il vicesindaco Marialuisa Pecori hanno sottoscritto il patto, insieme alla professoressa Bianca Ferrara del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e al presidente della Cooperativa Tertium Millenium, Antonello Calandriello. Questo accordo rappresenta un impegno condiviso per la valorizzazione e la fruizione del Parco Archeologico di Roscigno-Monte Pruno.

Il ruolo dell’Università degli Studi Federico II di Napoli

Dal 2016, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II ha svolto attività di ricerca, valorizzazione e fruizione nel Parco Archeologico di Roscigno-Monte Pruno. L’università ha ricevuto una concessione di scavo affidata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Ministero della Cultura) e continua ad operare attivamente sul sito.

Una struttura operativa per lo scavo archeologico

Grazie a una convenzione stipulata tra il Centro Interdipartimentale di Studi per la Magna Grecia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Comune di Roscigno e la Banca Monte Pruno-Credito cooperativo di Roscigno e di Laurino, è stata realizzata una struttura operativa che funge da punto di riferimento logistico per l’annuale scavo archeologico. Questa scuola-scavo fornisce supporto ai giovani ricercatori in ogni aspetto logistico e organizzativo, permettendo loro di condurre approfondite ricerche sul sito.

Un sito storico di grande importanza

Il pianoro sulla vetta del Monte Pruno di Roscigno ha una storia che risale al VII secolo a.C., quando fu occupato dai gruppi di Enotri, una delle popolazioni italiche più antiche. Nel corso degli ultimi decenni del V secolo a.C., gli Enotri furono seguiti dai Lucani, lasciando tracce significative di presenza umana nel territorio.

La collaborazione tra il Centro interdipartimentale di Studi per la Magna Grecia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, il Comune di Roscigno, la Banca Monte Pruno e i ragazzi del SAI contribuirà alla promozione e alla conservazione di questo importante patrimonio storico.

Condividi questo articolo
Exit mobile version