Un importante convegno ad Eboli: “La rivoluzione terapeutica in Nefrologia”

La città di Eboli si prepara ad accogliere il sesto Convegno di Immunopatologia renale: una iniziativa nazionale che ha una risonanza anche internazionale considerando che molti dei luminari che interverranno giungeranno da Paesi Europei.

Di Silvana Scocozza

La città di Eboli si prepara ad accogliere il sesto Convegno di Immunopatologia renale: una iniziativa nazionale che ha una risonanza anche internazionale considerando che molti dei luminari che interverranno giungeranno da Paesi Europei.

L’appuntamento

Il Convegno scientifico si terrà venerdì 9 giugno, a partire dalle ore 8:45 presso il Sanatrix Nuovo Elaion. Il tema centrale dell’evento è “La rivoluzione terapeutica in Nefrologia”, accreditato dal Ministero della Salute (8 crediti ECM). Tra i relatori il gotha della nefrologia italiana, tra cui il professor Stefano Bianchi, presidente eletto della Società Italiana di Nefrologia.

Il Direttore del Comitato Scientifico, Giuseppe Gigliotti, rappresenta una eccellenza, oltre che una conclamata Istituzione sul territorio, a cui dà lustro per la sua scienza ma anche per la grande umanità con cui porta avanti la sua missione medica.

Un importante convegno

Direttore Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi Centro prevenzione, diagnosi e cura delle malattie renali del Polo Ospedaliero Maria SS Addolorata di Eboli.

Il convegno, promosso dall’Associazione Sophis per la formazione professionale, presieduta dal dottor Marco Botta, è patrocinato da Regione Campania, Asl Salerno e SIN (Associazione Italiana Nefrologia).
«Parlare di rivoluzione terapeutica in nefrologia è doveroso- spiega Giuseppe Gigliotti.

Gli studi e le nuove ricerche hanno portato ad una vera e propria rivoluzione in questo campo che si traduce con infinite possibilità terapeutiche. Se fino a qualche anno fa le patologie legate al cattivo funzionamento renale potevano solo essere controllate e frenate nel loro decorso, oggi, grazie a questa rivoluzione, abbiamo la possibilità di curare e, talvolta, le cure ci consentono addirittura di bloccare la malattia.

E’ motivo di orgoglio per la città di Eboli e per noi medici dell’ospedale Maria Santissima Addolorata poterci confrontare e relazionare con luminari di così grande prestigio, riconosciuti ovunque in Europa e nel mondo. Si aggiunge un altro tassello importante che sottolinea l’eccellenza conquistata dal nostro reparto che nulla ha da invidiare ai centri specialistici della nostra nazione».

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