Un cilentano tra gli Alpini. Antonio Scarpitta nel corpo d’élite dell’Esercito italiano

«È stata dura ma oggi mi sento gratificato dal mio lavoro e dalla mia testardaggine che mi ha portato fino alla vetta di Pejo»

Di Letizia Baeumlin

Antonio Scarpitta, classe 2001 di Camerota, entra a far parte di uno dei corpi d’élite dell’Esercito Italiano indossando il cappello degli Alpini. La cerimonia si è svolta a 3000 metri su Pejo in Trentino Alto Adige alla presenza del presidente Nazionale Sebastiano Favero, del sottogretario di Stato alla Difesa Senatrice Isabella Rauti, del Comandante delle Truppe Alpine Generale di Divisione Michele Risi e del Comandante del Centro Addestramento Alpino Generale di Brigata Alessio Cavicchioli.

Un incarico prestigioso per Antonio Scarpitta

La passione per la divisa dell’Esercito mi accompagna fin da bambino – racconta Scarpitta – è stata dura ma oggi mi sento gratificato dal mio lavoro e dalla mia testardaggine che mi ha portato fino alla vetta di Pejo 3000. Questa divisa la indosso con orgoglio e onore perché rispetta appieno i miei valori, coraggio, disciplina, senso del dovere e spirito di sacrificio”.

La cerimonia riguardante la consegna del cappello Alpino per me è stato un momento davvero speciale perché dopo due giorni di marcia si è segnata la fine di un percorso addestrativo duro e intenso ma soprattutto l’inizio di un percorso che porterà me ed i miei Colleghi a rappresentare il futuro dell’eccellenza alpina”, ha concluso il militare cilentano.

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