Nelle ultime ore infatti sarebbe stato redatto un documento recante la firma di almeno una decina di sindaci che – si legge nella nota – avrebbero appreso della propria partecipazione ed adesione alla mobilitazione ebolitana, solo ed esclusivamente, attraverso gli organi di stampa. Un documento chiaro che boccia completamente il disegno del sindaco di Eboli, Mario Conte.
I sindaci che non partecipano alla mobilitazione
Prendono le distanze dalla mobilitazione, da un probabile documento, da una manifestazione in piazza Antonio Briscione Sindaco di Contursi Terme, Oscar Imbriaco Sindaco di Laviano, Felice Cupo Sindaco di Palomonte, Antonio Opramolla Sindaco di Serre, Nicola Padula, Sindaco di San Gregorio Magno, Carmine Pignata Sindaco di Oliveto Citra, Giuseppe Piccioli Sindaco di Ricigliano e Giacomo Orco Sindaco di Sicignano degli Alburni, che non aderiscono il giorno 7 Agosto alla mobilitazione organizzata dal Sindaco del Comune di Eboli Mario Conte.
Le motivazioni
Perché ritengono che su temi particolarmente delicati come quelli della Sanità, che coinvolgono il destino e la salute dei nostri concittadini, sia maggiormente utile ed opportuno privilegiare il dialogo tra le istituzioni rispetto ai momenti di scontro o di conflitto.
La nota del Sindaco Conte
“Apprendo con sorpresa la nota di alcuni amici Sindaci del Distretto Sanitario 64 con i quali, uno per uno, ho interloquito personalmente nei giorni scorsi, condividendo il documento avente ad oggetto la richiesta alla Regione Campania di rimodulare la programmazione del nuovo piano ospedaliero e di prevedere la realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele e, nel contempo, di difendere l’attuale Presidio Ospedaliero di Eboli.
La Manifestazione pubblica che ho indetto per lunedì 7 agosto va proprio nella direzione auspicata e condivisa da tutti i Sindaci interessati a costituire un tavolo tecnico istituzionale teso ad integrare la programmazione regionale di cui alla delibera n.367 del 19 giugno 2023. Un’occasione necessaria per coinvolgere i rappresentanti del territorio su un tema così importante quale la Sanità che sta a cuore ad una comunità di oltre 200mila abitanti.
Non si tratta di una questione di campanile, non si tratta di uno scontro nei confronti della Regione, ma vi è la necessità di tutelare al meglio la Salute dei cittadini di una vasta area che certamente condividono il documento e al cui fianco io sarò presente, perché ci battiamo per una causa giusta”.