Torna dopo tre anni, la “Festa del Tiro al Prosciutto” a Campora. Si tratta di una delle più antiche tradizioni di questo territorio, che ha origine nella seconda metà del 1800, periodo fortemente caratterizzato dal fenomeno del brigantaggio. L’appuntamento è per l’11 Aprile a partire dalle 15:30.
La storia
La leggenda narra che fu proprio una sfida tra un gruppo di briganti, probabilmente una parte dell’ex banda Tardio, a dare vita alla gara: di ritorno da una delle tante scorribande nei territori limitrofi i briganti raggiunsero il loro rifugio situato negli anfratti e nelle grotte che si affacciano sul fiume Torno dove si accese una discussione su chi di loro fosse il più abile tiratore.
Il “capo breante” Cicco (probabilmente Cicco Verrico) indisse una gara di tiro che consisteva nel centrare un grosso prosciutto, già bottino di guerra, posto sull’altra sponda di un dirupo; colui il quale si fosse avvicinato maggiormente all’obiettivo, oltre ad essere considerato dalla banda il miglior tiratore, avrebbe vinto il prosciutto.
Le tradizioni che si rinnovano
Da quel momento in poi, la competizione si ripropose annualmente con le medesime regole, assumendo nel corso degli anni un carattere fortemente rituale.
Gli abitanti di Campora, che hanno sempre contribuito a salvaguardare la tradizione fino a farla divenire una manifestazione storico-culturale ripetuta ogni anno il primo martedì dopo Pasqua (giorno della Festa della Madonna)