Vibonati, l’antica ‘Vibonem’ di Cicerone
La Storia di Vibonati.
Secondo le informazioni riportate dagli studiosi circa le origini di Vibonati si ipotizza un primo insediamento verso l’anno Mille.
Alcuni fanno risalire la fondazione della cittadina al IV sec. a. C. ad opera dei fuggitivi fenici di Tiro (e l’attuale denominazione di Tirone data a una località del paese avvalorerebbe tale ipotesi). Per altri storici, invece, Vibonati sarebbe stata fondata da coloni romani e sia la Vibonem di cui parla Cicerone. Qui risiedeva l’amico Sicca.
Una prima data dell’esistenza di un casato risale al 1200 circa e si tratta di operazione effettuata da parte di un tale Rodolfo Deloturis, forse Principe di San Severo. La provenienza della famiglia nobile dei San Severo è alquanto confusa, ma nel 1471 troviamo un San Severi Conte di Capaccio, per cui è probabile la loro provenienza da quel paese e da quel ceppo familiare.
E’ certo comunque che la cittadina, dopo essere stata a lungo dominio dei Normanni e dopo gli scompigli e i disastri delle invasioni barbariche, fu invischiata in una lunga storia medievale, passando nelle mani di numerosi feudatari.
Cosa Visitare a Vibonati.
Vibonati è un borgo di grande valore storico. Il centro del paese è arroccato ed è composto di un centro storico di origine medioevale molto caratteristico. Di grande valore il Santuario di Sant’Antonio Abate risalente all’XI secolo. La frazione costiera di Villammare è una delle più rinomate per il turismo balneare. Suggestivo il lungomare con la chiesetta di Maria Santissima di Portosalvo. Da segnalare nella frazione costiera la presenza di una Torre telegrafica risalente al periodo vicereale spagnolo conservata in ottimo stato. Il capoluogo ospita il Museo della Civiltà Contadina.