Stio, l’antico villaggio fondato dai pastori greci

La Storia di Stio.

E’ probabile che la nascita dell’agglomerato urbano di Stio sia opera di quei pastori greci che si allontanarono dalla costa e si diressero sui monti alla ricerca di nuovi pascoli intorno al IV – III secolo. A causa di invasioni e devastazioni varie non sono rimasti documenti certi sulle origini e gli accadimenti storici che caratterizzarono la vita del comune.
Alcuni indizi frammentari della storia antica del paese, che è stato possibile rintracciare, si riferiscono al periodo che va dalla fine dell’VIII secolo d.C. al XIII secolo, quando Stio aveva già preso forma di un centro abitato ed aveva già subìto i danni delle epoche precedenti. Sicuramente il primo agglomerato stabile dovette formarsi successivamente alla costruzione di alcuni conventi – San Lucido e Santa Maria della Croce – da parte di monaci, forse benedettini, fuggiti all’ondata di devastazione avutasi nelle invasioni barbariche del IX secolo d.C. da parte dei Saraceni. Non meno importante per lo sviluppo del territorio, dovette essere l’influsso esercitato dalla Fiera della Croce. Iniziata dagli stessi monaci del vicino e omonimo convento per commercializzare i loro prodotti ed il cui svolgimento sui territori, allora appartenenti a Gioi, è attestata con certezza già in un manoscritto della Baronia di Campora del 1228.

Un panorama del paese
Cosa Visitare a Stio.

Interessante è il museo di arte contemporanea che si trova nel centro storico di Stio. Nella zona è anche possibile visitare la Chiesa di San Pasquale il cui culto risale al 1726. Eventi prodigiosi accaduti negli anni seguenti fecero decidere alla popolazione di adottare il Santo Pasquale come protettore del paese. Tra gli eventi si ricorda la fiera della Croce, la più antica del Cilento, che si tiene ancora a inizio settembre. Importante è anche la sagra della castagna che ormai si rinnova ogni anno proponendo ai visitatori un prodotto tipico della zona.