Omignano, il paese degli archi
La Storia di Omignano.
Omignano deve il suo al termine latino medioevale domnicanus, ovvero proprietà del signore. La prima notizia su Omignano si ha in età longobarda.
Omignano, ricordato fra i centri che con il Processo del 1276 furono restituiti ai Sanseverino, fu da questi dato nel 1332 in suffeudo al nobile salernitano Giovanni Grillo insieme a Sessa, ma poi, verso la fine del XIV secolo, questi due villaggi furono trasferiti ai Capano ed Omignano restò in possesso dei Capano di Pollica anche durante il XV secolo.
Cosa Visitare ad Omignano.
Il paese sorge alle pendici del Monte Stella; la vetta di questa montagna porta il ricordo di antichissimi stanziamenti a carattere religioso-militare: qui sorgeva il Castellum Cilenti, una roccaforte abitata, dove nel XI secolo, risiedeva un capo militare del guastaldato di Lucania; poco distante sorge la cappella di Santa Maria della Stella, restaurata nel 1444 dall’ultimo eremita frate Sombato.
Sul versante est del monte Stella, poco distante dall’omonima cappella, vi è una località che la gente del luogo chiama “li Morge”; si tratta di grosse pietre monolitiche, semisommerse dalla vegetazione. Ve n’è una, la più grossa, con la sommità piatta, detta “a preta Nzitata”. Un uso antichissimo vuole che le donne salendo la montagna in pellegrinaggio, tirassero nove sassolini, che dovevano restare sulla sommità; in questo caso la gravidanza era assicurata; infatti “preta nzitata” nel dialetto locale vuol dire “pietra che feconda”.
Da vedere, la Chiesa di San Nicola, che ha origine nel XVI sec. ed il Palazzo De Feo, costruito intorno al 1700.