Futani, il paese della valle dei querceti

La Storia di Futani.

II paese sorge in una valle ricca di querceti, alle falde del monte Scuro e sulla riva sinistra del fiume Rubicante.
Controversa è l’interpretazione del toponimo: convenzionalmente è ricondotto al greco futon, pianta.
Secondo alcuni ha attinenza con il toponimo toscano futa (monte Futa, passo della Futa), inteso come foga, impeto, riferito al soffiare violento dei venti.
Il rinvenimento di un’urna cineraria, reimpiegata come acquasantiera nella Chiesa di San Marco, è indizio non del tutto sufficiente a stabilire una certa frequentazione del sito in epoca romana.
Il comune comprende pure le frazioni di Castinatelli ed Eremiti, distanti dal Capoluogo, rispettivamente, quattro e sei chilometri. Anticamente erano casali della “terra di Cuccaro”.

Un panorama di Futani
Cosa Visitare a Futani.

A Castinatelli esiste una piccola Chiesa edificata nel XV secolo e rifatta nel corso dei secoli XVII e XVIII. Fuori dell’agglomerato urbano è, invece, la Cappella di Santa Sofia, la quale confermerebbe l’ipotesi della presenza nella zona di gruppi religiosi bizantini. Molto importante la chiesa di Futani, elevata a parrocchia nel 1856 e dedicata a San Marco Evangelista. Si tratta di un edificio costruito tra il XVI e il XVII secolo. Conserva una pregevole Madonna delle Grazie in stucco e, fra l’altro, le statue di San Marco, della Madonna del Rosario col Bambino, e di Sant’Antonio, queste ultime di scuola napoletana.