Cicerale, Terra quae cicera alit
La Storia di Cicerale.
Ubicato su una collina che domina il corso superiore dell’Alento e la diga costruita nella seconda metà del Novecento, Cicerale, con il suo territorio di oltre 41 chilometri quadrati, è uno dei più estesi del Cilento. Esso appartenne prima al Gastaldato di Lucania e poi alla Contea di Capaccio. Il primo documento ufficiale è piuttosto tardo: risale infatti al 1463 e certifica la concessione delle giurisdizioni feudali e dei possedimenti della Baronia del Cilento fatta da re Ferrante d’Aragona alla famiglia Sanseverino.
In seguito alla ribellione dei Sanseverino la baronia fu smembrata in tanti piccoli feudi circoscritti a un solo casale.
Cosa Visitare a Cicerale.
La Chiesa di Santa Lucia, attualmente a navata unica e con il campanile costruito nel 1915, presenta un interessante altare maggiore dedicato al Sacro Cuore. La chiesa è ricca di dipinti e di statue, fra le quali vanno annoverate quelle di San Giorgio, della Madonna del Rosario e di Sant’Elia.
Nella Parrocchiale di San Nicola di Monte Cicerale si può ammirare un busto di San Nicola con reliquiario in argento, acquistato in sostituzione di un altro rubato. Un culto particolare è riservato a San Donato e San Nicola, i cui altari sono stati fatti erigere dagli emigrati di Providence.
La chiesa conserva inoltre una tela raffigurante San Francesco in preghiera, offerta negli anni Cinquanta del Novecento dal colonnello duca di Marigliano. Sul portale della chiesa è posta un’epigrafe che ricorda il restauro dell’edifìcio fatto eseguire nel 1898 dal parroco Giuseppe Avenia. L’edificio è diviso in tre navate, cui corrispondono sulla facciata tre portali.
La chiesa conteneva già nel 1689 la cappella del Santissimo Rosario, sede di confraternita.
Altre cappelle, situate dentro e fuori l’abitato, erano dedicate all’Annunciazione, a Santa Maria delle Grazie, a San Vincenzo, a San Donato, a Santa Lucia, a San Pasquale Baylon e all’Addolorata.
La Chiesa di Sant’Anna, donata alla parrocchia dal marchese Francesco Russo Cardone, presenta sulla parete di fondo la raffigurazione di Sant’Anna con San Gioacchino e la Madonna.
Al posto della chiesetta di Santa Sofia è stata innalzata nella campagna una statuetta raffigurante la santa, mentre nulla rimane della piccola Chiesa di San Biase. Nella stessa strada dove si trovava San Biase è ora la Chiesa di Sant’Elia. Soltanto pochi ruderi documentano oggi la Chiesa di San Leo sulla cima della collina.
Tra gli altri beni monumentali è da menzionare il Palazzo marchionale, che sorge imponente nella piazza Marchese Primicile Carafa Gioacchino.
Suggestiva è infine la visita al borgo abbandonato di Corbella e all’oasi della diga Alento.
Tra i prodotti tipici di Cicerale i ceci: sono caratterizzati da un colore leggermente più scuro rispetto alla norma; per il loro basso contenuto di umidità alla raccolta si conserva per molto tempo e tende ad ingrossarsi notevolmente in fase di cottura; è molto apprezzato per le sue qualità organolettiche ed è impiegato in numerose ricette locali.