Turismo ad Agropoli, La Porta “boccia” il modello Mutalipassi

«Amministrazione mostra solo un modello autoreferenziale, per tutti gli attori che si prendono una scena molto scadente»

Di Ernesto Rocco

«La politica, da oltre quindici anni, riveste un ruolo particolarmente significativo nell’ambito delle politiche sul turismo, che le amministrazioni passate della Città di Agropoli hanno intrapreso. I cicli di programmazione dedicati al turismo, diedero un’attenzione costante per intensità, e con strategie totalmente diverse da quelle intraprese dalla attuale amministrazione Mutalipassi».
A dirlo Massimo La Porta, consigliere comunale di minoranza ed ex assessore del Comune di Agropoli.

Le azioni poste in essere negli ultimi 15 anni

La Porta rivendica le azioni poste in essere quando era compoenente dell’esecutivo agropolese mirate «a migliorare il contesto territoriale per accrescere la produttività degli investimenti privati e aumentare la dotazione qualitativa e quantitativa di infrastrutture materiali e immateriali».

«Con questa strategia – prosegue il consigliere – il turismo assumeva nell’impostazione programmatica un ruolo trasversale a diversi settori con l’obiettivo generale di incrementare le presenze turistiche e di accrescere la competitività, la compatibilità ambientale delle imprese del settore e l’integrazione produttiva del sistema turistico in un’ottica di filiera. Un obiettivo specifico, non meno importante, era quello di destagionalizzare i flussi turistici, concentrati solo nei mesi estivi».

Le critiche

Oggi la situazione sarebbe del tutto diversa: «vantarsi di una presenza significativa di turisti, vedi revival, ci fa pensare che l’attuale amministrazione comunale di Agropoli, è lontanissima da quel solco tracciato, e che mostra solo un modello autoreferenziale, per tutti gli attori che si prendono una scena molto scadente».

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