Troppi incidenti a Salerno, in pieno centro urbano. Due le vittime in poco più edi due settimane. Sul caso interviene anche l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Salerno, rappresentata dalla referente Teresa Astone, che dopo aver espresso solidarietà alle famiglie delle vittime ha puntato il dito contro le violazioni al codice della strada da parte degli automobilisti
Incidenti stradali, intervento dell’AIFVS
Nonostante le tante attività di sensibilizzazione messe in campo dall’associazione, bisogna fare di più. Ecco perché viene rivolto un appello a istituzioni e forze dell’ordine affinché mettano in campo misure concrete.
“Tanti incidenti richiedono una riflessione“, dice Astone. “Salerno ha un bellissimo lungomare e una via lungo Irno dove si assiste spesso a scorribande di corsa fra auto impazzite, mentre il centro delle nostre cittadine diventano spesso piste da rally“.
Le criticità
Di qui l’appello ad una maggiore prevenzione. “Nella città di Salerno come in molte cittadine della provincia non ci sono dissuasori o dossi limitatori della velocità da collocare su rettiline. L’impegno degli agenti tenuti a far rispettare le regole della strada non dovrebbe limitarsi a sanzionare il divieto di sosta, o sanzionare come nel caso degli ausiliari il mancato pagamento di un bollino di parcheggio che sembra l’unica preoccupazione per rimpinguare le casse cittadine. Gli stessi ausiliari del traffico potrebbero, quantomeno, segnalare ai vigili urbani e alle competenti competenti forze dell’ordine i potenziali pericoli alla viabilità e alla libera e sicura circolazione dei cittadini”:
Ma non solo. Per l’AIFVS “La segnaletica è spesso coperta, mal riposta o inesistente, molti attraversamenti pedonali sono coperti da altre auto parcheggiate. Molto spesso la scarsa visibilità causata dalla vegetazione mal curata o dal parcheggio di automobili anche in soste consentite, comportano anche per il guidatore la difficoltà ad intravedere un potenziale pericolo”.
L’appello
Di qui l’appello: “L’AIFVS lo chiede, pertanto, continuare con una politica di sicurezza urbanistica che non attribuisca un grande risalto alla prevenzione, vorrà dire ancora tragedie e famiglie spezzate dall’asfalto delle nostre strade tante, troppe volte tinte di rosso”.