“La nomina del presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, così come quella del procuratore della Repubblica presso tale ufficio giudiziario, rientra nei poteri istituzionali del Consiglio superiore della magistratura, che ne governa anche la tempistica”. A dirlo il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha risposto all’interrogazione scritta presentata dai senatori del Movimento 5 stelle Vincenza Aloisio, Francesco Castiello, Luca Pirondini, Gabriella Di Girolamo, Luigi Nave, Ada Lopreiato, Anna Bilotti.
Tribunale di Vallo della Lucania: la situazione
I parlamentari avevano depositato un documento in cui lamentavano l’assenza di un presidente nel Tribunale. Da circa un anno, ovvero dal 4 gennaio scorso, il titolare della presidenza, Gaetano De Luca, è stato collocato in quiescenza.
Le preoccupazioni
Il territorio del Cilento, al quale appartiene il Tribunale di Vallo della Lucania, è oggetto di “particolare interesse da parte delle organizzazioni criminali che tendono ad espandersi dall’Agro nocerino verso il sud della provincia e delle organizzazioni criminali del cosentino che tendono ad espandersi verso nord, nella stessa area, entrambe praticando l’usura, lo spaccio di stupefacenti, il riciclaggio”, scrivono i parlamentari.
La richiesta
Non solo. A detta dei senatori questa situazione “richiede un’efficace funzione di prevenzione e di repressione dei reati a tutela dell’ordine pubblico, che non può essere disgiunta dall’integrale composizione degli organi di giustizia competenti sul territorio. La situazione è divenuta tanto più critica se si considera che anche la Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale è oggi acefala, dal momento che il procuratore capo dottor Antonio Ricci ha lasciato il suo incarico in quanto trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, senza che ancora si sia provveduto alla sua sostituzione”.