Treno deragliato a Centola, il sindaco di Sapri: “bisogna potenziare l’infrastruttura ferroviaria”

Sono stati totalmente rimossi, nelle prime ore della mattinata di ieri, gli otto container e i carelli sviati lo scorso 9 Luglio sui binari della stazione di Centola.

Di Maria Emilia Cobucci

Sono stati totalmente rimossi, nelle prime ore della mattinata di ieri, gli otto container e i carelli sviati lo scorso 9 Luglio sui binari della stazione di Centola. Terminata la prima parte dell’operazione, a partire da questa mattina si lavorerà per il rifacimento dei binari e della banchina, quest’ultima distrutta a seguito del deragliamento del treno. Non prima però che la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania abbia effettuato i dovuti rilievi. I tecnici di RFI e gli operai di ditte specializzate lavorano senza sosta per rispettare i tempi previsti dal cronoprogramma secondo il quale l’ultimazione dei lavori dovrà terminare domani 26 Luglio, entro le ore 6 del mattino.

Intanto continuano i disagi per gli innumerevoli passeggeri che viaggiano sulla linea Battipaglia -Sapri, bloccata totalmente nel tratto compreso tra le stazioni ferroviarie di Vallo della Lucania e Sapri. Qui autobus sostitutivi attendono i passeggeri per poi portarli a destinazione. Il tutto con enormi disagi e allungamento di circa 3 ore dei tempi di percorrenza dei viaggi. Una situazione particolarmente complicata, essendo di fatto l’Italia spaccata in due, sulla quale si è espresso a chiare lettere il Sindaco di Sapri Antonio Gentile.

Le dichiarazioni

“L’emergenza la stiamo affrontando con tutto il personale che abbiamo a disposizione ha affermato il primo cittadino GentileQuesto evento però mette ancora una volta in evidenza la non resilienza dell’infrastruttura ed evidenzia tutte le sue criticità e le sue fragilità. Da tempo chiediamo la messa a punto di operazioni di investimento necessarie per un efficientamento e un ammodernamento, oltre che una velocizzazione, di questa struttura e di questa linea ferroviaria. Anche perché parliamo dell’unica linea ferrata di comunicazione che collega il nord al sud Italia e viceversa. Oltre ad essere una linea ferrata fondamentale per il nostro territorio a vocazione turistica”. E poi incalza. “È inconcepibile che nel 2024 si renda necessario dividere l’Italia in due per rimuovere i container, e per poi ripristinare la linea. Nel momento in cui sarà terminato l’intervento straordinario occorrerà riprendere il discorsi sulla sicurezza e sugli investimenti su questa importante e strategica linea tirrenica, sempre con spirito propositivo e mai polemico.

Superata l’emergenza subito dopo si dovrà aprire un tavolo di programmazione. Penso che, a parte eventi tragici, ci dono pochi precedenti come questo. Intanto oggi le conseguenze le paghiamo noi e i nostri operatori economici che sono costretti a subire rutto questo nel pieno del periodo estivo. Ora è chiaro che un intervento su questa linea ferroviaria non è oltremodo rinviabile”.

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