Il trasporto intermodale, o combinato, è un metodo logistico che sfrutta unità di carico standard (ad esempio casse mobili, semi-rimorchi e container) che possono essere trasferite da un mezzo di trasporto all’altro, come camion, treni, navi ecc. senza la necessità di smistare il contenuto.
Caratteristiche del trasporto combinato
Il trasporto intermodale è una soluzione particolarmente interessante. Tra i principali punti di forza, è possibile citare:
- Riduzione del traffico in strada: grazie al trasporto combinato, è possibile contribuire in maniera significativa alla riduzione del flusso dei veicoli in strada. Ovviamente, ciò si traduce in un minore impatto ambientale e acustico;
- Competitività: le imprese che si avvalgono del trasporto intermodale possono ridurre i costi relativi al trasporto e massimizzare l’efficienza, pertanto aumentano anche la competitività sul mercato;
- Flessibilità: il trasporto intermodale è una soluzione flessibile, che si adatta alle esigenze di ogni spedizione. Infatti, in base alle preferenze del cliente e alle caratteristiche della merce, è possibile scegliere l’opzione di trasporto più adatta;
- Sostenibilità: la diversificazione dei mezzi di trasporto utilizzati nel trasporto intermodale contribuisce a una gestione più sostenibile delle risorse e a una diminuzione complessiva delle emissioni di gas serra e dell’uso di combustibili fossili, promuovendo uno sviluppo più equilibrato ed eco-sostenibile del settore dei trasporti;
- Economie di scala: grazie a questa modalità di trasporto è possibile avvalersi anche delle economie di scala, specialmente quando il volume delle merci sul mercato è consistente, poiché è possibile distribuire i costi fissi su un numero maggiore di spedizioni. Inoltre, gli operatori tendono a offrire i loro servizi a un numero maggiore di clienti, aumentando ulteriormente la scala e riducendo i costi unitari di trasporto;
- Sicurezza: nel trasporto combinato vengono utilizzati dei contenitori standardizzati, progettati per adattarsi alle diverse esigenze di imballaggio e trasporto. Tali contenitori, permettono di proteggere la merce in modo accurato, evitando perdite o danni durante le manovre di trasporto e di carico e scarico.
Il successo del trasporto intermodale
Dopo aver compreso cosa è il trasporto intermodale e quali sono le sue principali caratteristiche, è bene analizzare come è nata questa modalità logistica e come è diventata così apprezzata.
Il concetto di intermodalità risale agli anni ‘50, grazie all’apertura dei mercati internazionali. In questo periodo si diffuse la necessità di trasportare le merci sfuse in modo efficiente, anche se già i militari statunitensi avevano cercato di percorrere questa strada posizionando la merce da trasportare su apposite basi in legno (i cosiddetti pallet).
Fu nel 1956, però, che un imprenditore di nome Malcolm McLean ebbe l’idea che diede vita al sistema di trasporto intermodale. Mentre l’uomo stava aspettando il trasbordo del contenuto del proprio mezzo all’interno della nave, infatti, si rese conto che sarebbe stato più veloce e semplice posizionare tutto il camion all’interno della nave, anche per garantire una sicurezza maggiore del carico trasportato. Da questa intuizione nacquero i container, e in seguito i mezzi vennero adattati a questa modalità di trasporto, fino alla definizione di un modello standard (container ISO) nel 1967, grazie alla International Organization for Standardization. Da allora il successo di questa forma di trasporto è aumentato senza mai frenare, restando ancora oggi uno dei più importanti metodi per la mobilitazione di merci nel mondo.