Ormai da anni la Regione Campania ha un servizio di trasporto pubblico inadeguato per l’Università: le linee sono poche e il numero di corse per ogni linea sempre minori. Se durante la pandemia erano riconoscibili ed evidenti le motivazioni emergenziali, ad oggi gli studenti si ritrovano sempre più basiti di fronte alle segnalate criticità relative al funzionamento di un servizio vitale come quello dei trasporti. Sono proprio gli universitari del gruppo Link Fisciano a segnalare queste criticità.
Disagi nei trasporti: la situazione
«La questione colpisce l’intera Regione ed è certamente una diretta conseguenza della gestione dell’abbonamento UnicoCampania, ma sarebbe incosciente non sottolineare le condizioni in cui versano i campus dell’Università degli Studi di Salerno, posizionati fuori dai capoluoghi di provincia», fanno sapere.
L’accessibilità del campus di Fisciano e il problema delle corse universitarie
Per gli studenti «è inaccettabile che le corse universitarie diminuiscano con l’arrivo dell’estate come se l’università chiudesse a giugno insieme alle scuole. Il campus di Fisciano attualmente è ai limiti dell’accessibilità. Già in autunno e in inverno si preannunciava un disagio palpabile poiché gran parte delle linee ricostituite post-covid non erano altro che “potenziamenti” temporanei implementati a fatica, così ad oggi non abbiamo prospettive reali sul futuro».
L’esigenza di responsabilità politiche e sindacali
«Affrontare realmente queste problematiche non significa solo richiedere maggiori investimenti, è necessario che le responsabilità politiche degli organi istituzionali e sindacali vengano incontro a quelle che sono le esigenze della comunità accademica tutta. Bisogna evitare che il silenzio delle istituzioni gravi ancora enormemente sulle spalle di chi investe per un percorso di formazione», fanno sapere.
La connessione tra l’Università e il territorio
Perché un’Università che dovrebbe essere cuore pulsante di un territorio talmente vasto non è collegata in modo sufficiente a garantire un servizio ai limiti della dignità? Perché la componente studentesca dovrebbe ambire a vivere il campus raccontato come un luogo di opportunità quando anche raggiungerlo e andarsene sembra essere una possibilità remota? Queste le domande degli universitari.