Tragedia di Agropoli: “inutile cercare l’assassino, nessuno dei due lo era”

Parla il fratello di Vincenzo Carnicelli. Intanto eseguita l’autopsia, si attendono le esequie dei due

Di Ernesto Rocco
Tragedia di Agropoli, ecco cosa è emerso dall'autopsia

L’unica che può dire la verità è mia nipote. A lei vorrei dire che né il papà né la mamma erano degli assassini”. Così Antonio, fratello di Vincenzo Carnicelli, si esprime sulla tragedia avvenuta tra domenica e lunedì notte in via Donizetti ad Agropoli. 

Le parole del fratello

Mio fratello era in pigiama – ha aggiunto – lei era vestita, era rincasata tardi. Forse lui voleva delle spiegazioni dalla moglie – ipotizza – Non so chi ha iniziato prima e i coltelli dove sono usciti”. Poi l’appello alla famiglia Rizzo: “siamo due famiglie addolorate, è inutile cercare l’assassino perché nessuno dei due lo era. Ora dobbiamo stare vicini alla bambina”. 

L’autopsia

Intanto ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo delle due vittime. Annalisa presentava 10 coltellate, una delle quali alla gola; questa sarebbe risultata fatale. Sul corpo, inoltre, aveva i segni di un probabile tentativo di difesa.

Sul cadavere di Vincenzo Carnicelli, invece, una sola coltellata alla giugulare.

La notte della tragedia

I due avevano appena cenato, l’esame autoptico ha rivelato che avevano ingerito lo stesso pasto non ancora digerito. I corpi sono stati ritrovati uno sull’altro e nelle vicinanze un coltello e un taglierino.

Tra marito e moglie, 63 anni lui e 43 lei, sarebbe scoppiata una lite dopo che la donna aveva trascorso il sabato notte fuori per rincasare soltanto la domenica sera.

Alla luce degli ultimi elementi potrebbe anche essere esclusa l’ipotesi di un omicidio suicidio e avvalorata un’altra tesi: l’uomo avrebbe dato le 10 coltellate alla donna, uccidendola, ma quest’ultima con le ultime forze potrebbe aver sferrato un fendente alla gola del marito colpendolo mortalmente. Il decesso di Vincenzo Carnicelli, tuttavia, non è stato istantaneo, è avvenuto dopo tempo forse per la copiosa perdita di sangue.

La tragedia si è consumata di notte, i corpi all’indomani erano già rigidi e il sangue a terra asciutto. Da comprendere il ruolo della figlia della coppia, 13 anni, che si trovava in casa ma pare non aver assistito alla scena.

L’esito completo dell’autopsia eseguita all’ospedale di Vallo della Lucania dal medico legale Adamo Maiese si conosceranno soltanto tra 60 giorni; intanto nelle prossime ore le salme potrebbero essere liberate per permettere l’organizzazione dell’esequie.

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