La tradizione delle uova pasquali come augurio risale a tempi antichissimi, addirittura precedenti al Cristianesimo. In molte culture antiche, l’uovo era considerato un simbolo di vita che si rinnova.
- Egizi: donavano uova dipinte a parenti ed amici a inizio primavera, come augurio di rinascita.
- Romani: era noto il detto “Omne vivum ex ovo” (tutto il vivente viene dall’uovo).
- Cinesi: l’origine della terra risale ad un uovo gigante.
La tradizione cristiana
Nella tradizione Cristiana, le uova assumono un nuovo significato, diventando simbolo della Resurrezione di Cristo.
La leggenda narra che Maria Maddalena, di ritorno dal Santo Sepolcro vuoto, incontra Pietro e gli dice che Cristo è risorto. Pietro dubita e dice che crederà solo se le uova nel suo cesto si coloreranno di rosso. Le uova diventano immediatamente rosso porpora, convincendo Pietro del miracolo.
Ecco perché si scambiano le uova di Pasqua
Da allora, le uova colorate di rosso (simbolo del sangue di Cristo) vengono distribuite ai fedeli dopo la messa di Pasqua.
In diverse culture, le uova vengono decorate con elaborate pitture o incisioni. Tra le più note ricordiamo le uova ucraine “Pysanky”, realizzate con tinture fissate a cera.
Il lunedì di Pasquetta
Il lunedì successivo alla Pasqua è chiamato “Pasquetta” e ricorda l’apparizione di Gesù risorto ai due discepoli di Emmaus.
Le campane che suonano a festa
Le campane delle chiese suonano a festa a Pasqua, dopo aver osservato il silenzio dal Venerdì Santo in segno di lutto per la crocifissione di Cristo.
La Pasqua ortodossa
La data della Pasqua ortodossa differisce da quella cattolica a causa del diverso calendario utilizzato (Gregoriano per la Chiesa cattolica, Giuliano per la Chiesa ortodossa).