Torna la Fiera della Frecagnola che diventa vetrina del Cilento: il sindaco Carmine Laurito annuncia le novità

Torna la Fiera della Frecagnola che diventa vetrina del Cilento: il sindaco Carmine Laurito annuncia le novità

Di Silvana Romano
Cannalonga, torna la Fiera della Frecagnola

Dopo tre anni di stop, torna l’antica Fiera della Frecagnola di Cannalonga, una delle manifestazioni gastronomiche più famose della Campania. L’ondata pandemica aveva di fatto stoppato quello che è da decenni l’appuntamento enogastronomico che conclude la stagione estiva.

Una cinque giorni all’insegna della tipicità nostrane, ma anche un unicum per la degustazione del bollito di capra. Una tradizione che affonda le radici in un evento mercatale di origini medievali quando la Fiera di Cannalonga era, assieme a quella della Croce di Gioi, centro nevralgico per le comunità interne, luogo di scambio per il bestiame e gli attrezzi da lavoro.

Le novità del 2023

La nuova edizione della Fiera della Frecagnola prevede delle novità. Assicurate, naturalmente, la conduzione della famose “baracche” dove è possibile pranzare e cenare nei giorni di Fiera, alle famiglie storiche del comune e la vendita dei prodotti tipici ai produttori locali, quest’anno il sindaco Carmine Laurito annuncia degli elementi nuovi , che garantiranno una maggiore visibilità all’evento.

La Frecagnola si apre al territorio

Quest’anno inizieremo ad aprire – così Carmine Laurito sindaco di Cannalonga- l’obiettivo nostro è stato ed è quello di fare in modo che quest’evento così atteso possa effettivamente essere l’occasione per le aziende di venire ad esporre da noi. Sono già in contatto con un numero abbastanza elevato di artigiani, aziende agricole, vitinivicole, una serie di espositori disponibili a venire nei giorni della fiera. Mi piace sottolineare che dobbiamo cominciare a ragionare su quel che è il prodotto cilentano.

La Fiera deve essere l’occasione nella quale non solo il prodotto locale di Cannalonga, ma anche il prodotto del Cilento debba essere messo a disposizione di chi voglia guardarlo, assaggiarlo. Iniziamo a fare un ragionamento volto a potenziare non tanto il numero dei visitatori, quanto la qualità di ciò che offriamo, qualità intesa come capacità di mostrare, in quei giorni, il prodotto cilentano”.

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