La Corte di Cassazione – Seconda Sezione penale (Proc. n. 353/2025 R.G.) si è pronunciata ieri con sentenza sulla vicenda del mercato ittico ovvero delle tentate estorsioni, violenze e minacce (capi 1 e 4 e 5) nonché dell’attentato ai danni dall’imprenditore Augusto Ferrigno (parte civile, assistita e difesa dall’Avvocato Antonio Boffa) nei mesi da agosto a dicembre 2017 (5/12/2027, esplosione dei tre colpi di arma da fuoco all’indirizzo della sua auto capi 2 e 3).
La decisione della Corte
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Salerno (di condanna per Mauro Gianni, Lammardo Biagio, Cataldo Donato) in riferimento a quest’ultimo fatto (capi 2 e 3), ordinando un nuovo giudizio sul punto alla Corte di Napoli.
In attesa di conoscere le motivazioni in merito della Suprema Corte, note nei prossimi giorni, quindi residuando ancora incertezza sulle ragioni dell’annullamento con rinvio, quel che è certo, invece, è che la Corte di Cassazione, respingendo il relativo ricorso, ha tuttavia confermato la sentenza della Corte di Appello di Salerno, quindi irrevocabile in punto di responsabilità penale (e civile) del Mauro Gianni, per i delitti di tentata estorsione (già esclusa aggravante camorristica) di cui al capo 1, detenzione di munizioni di cui al capo 5, nonché per gli episodi di illecita concorrenza con minaccia e violenza dell’ottobre, novembre e dicembre 2017, di cui al capo 4, commessi nei confronti della persona offesa parte civile Ferrigno Augusto, vittima quindi, acclarata con sentenza definitiva, di questi ultimi gravi reati posti in essere dal Mauro nei suoi confronti.