Teggiano, vicenda polveriera: il Tar diede ragione al Comune, ora l’azienda presenta ricorso al Consiglio di Stato

L'azienda siciliana ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, e il Comune di Teggiano si prepara a confrontarsi in una nuova battaglia legale

Di Federica Pistone
Teggiano, vicenda polveriera: il Tar diede ragione al Comune, ora l'azienda presenta ricorso

Quattro anni fa, a Teggiano, una società siciliana con collegamenti anche nel Vallo di Diano, “La Pirotecnica“, aveva proposto la creazione di una polveriera al confine con Sala Consilina, destinata a servire da deposito per polvere pirotecnica.

La vicenda

Il Comune di Teggiano, nel contesto della Conferenza dei Servizi, si era espresso negativamente sul progetto, sostenuto anche dall’allora minoranza consiliare e dai comuni limitrofi di Sala Consilina, Atena Lucana, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo. Questi ultimi, insieme all’Ente Comunità Montana Vallo di Diano, avevano redatto un documento comune che esprimeva disapprovazione per l’insediamento. Successivamente, “La Pirotecnica” ha presentato ricorso al Tar Campania chiedendo l’annullamento del verbale della Conferenza dei Servizi. Tuttavia, nei mesi scorsi, il tribunale amministrativo di Salerno ha respinto il ricorso.

L’azienda “La Pirotecnica” presenta ricorso al Consiglio di Stato

Nonostante ciò, l’azienda siciliana ha recentemente fatto ricorso al Consiglio di Stato, e il Comune di Teggiano si prepara a confrontarsi in una nuova battaglia legale. Nel ricorso al Tar, “La Pirotecnica” sosteneva che l’operato dell’autorità pubblica fosse scorretto, evidenziando che la società, proprietaria di terreni agricoli nel Comune di Teggiano, aveva subito un’ingerenza illegittima con il rifiuto di autorizzare la costruzione di un deposito per fuochi d’artificio.

L’azienda contestava quindi la legittimità e la ragionevolezza dei provvedimenti adottati. “Il ricorso – si legge nella pronuncia del Tar – è da considerarsi inammissibile, prima ancora che infondato. In merito alla richiesta di risarcimento, questa deve essere respinta, poiché non sussiste la prova di tutti gli elementi costitutivi del presunto illecito.”

Condividi questo articolo
Exit mobile version