Momenti di grande paura quelli vissuti a Teggiano per un bambino di 22 mesi che ha ingerito una piccola campanella. I genitori, che vivono con il piccolo ed un altro bimbo nel centro storico di Teggiano, accortisi di quanto accaduto hanno immediatamente chiamato il 118, mentre cercavano di aiutare i piccolo.
Eccezionale lavoro dei sanitari del 118
I sanitari del 118, un’infermiera accompagnata da un autista, sono immediatamente giunti sul posto. Fondamentale il loro lavoro per il bambino di quasi due anni. Sul posto i sanitari con l’infermiera che con grande professionalità calma il piccolo ed i suoi genitori terrorizzati, nel mentre tiene sotto d’occhio i parametri e chiama in supporto un medico rianimatore. E così arriva un’ambulanza con il medico rianimatore ed un’altra infermiera che insieme accompagnano in ambulanza il bambino, insieme alla mamma, verso l’ospedale “Ruggi” di Salerno. Una corsa delicata quella dell’ambulanza guidata dall’autista di grande esperienza, per arrivare all’ospedale salernitano prima che sia troppo tardi. Qui i sanitari, continuano il lavoro eccellente e fondamentale svolto dai sanitari del 118 di Sant’Arsenio, per salvare la vita al piccolo di Teggiano. Fortunatamente, la struttura traforata del campanellino ha permesso una certa circolazione dell’aria, riducendo i rischi.
Il commento del coordinatore infermieristico del 118, Giuseppe Forlano
Nonostante i tentativi iniziali di rimuovere l’oggetto, il piccolo paziente è stato trasferito in sala operatoria, dove, grazie all’accurata anestesia e alle competenze dei medici rianimatori, il campanello è stato estratto senza complicazioni. Successivamente, il bambino è stato monitorato nel reparto di Chirurgia Pediatrica. La grande professionalità dei sanitari del 118 del Vallo di Diano prima e poi dei medici del Ruggi, ha evitato una tragedia. Ed infatti anche i genitori del piccolo attraverso le loro pagine social hanno voluto ringraziare “gli angeli” che hanno salvato del loro bambino. Anche Giuseppe Forlano, Coordinatore Infermieristico del 118 ASL Salerno – Zona Sud, ha espresso la sua profonda gratitudine ai professionisti che hanno salvato la vita al piccolo Francesco: “Desidero esprimere pubblicamente la mia profonda gratitudine ai professionisti che, con prontezza, competenza e umanità, sono intervenuti in occasione dell’emergenza che ha coinvolto il piccolo Francesco, di soli 22 mesi, a seguito dell’ingestione accidentale di un campanellino. L’eccezionale gestione di questa situazione critica è stata possibile grazie a un lavoro di squadra impeccabile.
Cristina infermiera del 118 di Teggiano ha affrontato con lucidità ed esperienza un’emergenza simile a quella vissuta personalmente qualche mese fa con suo figlio, dimostrando un’eccezionale capacità di gestione e sangue freddo. Giny infermiera della CMR, con la sua calma e sensibilità, ha saputo rassicurare Francesco e i suoi genitori, trasmettendo loro la sicurezza di essere in mani esperte. Cono e Dante, autisti soccorritori, hanno garantito un trasporto sicuro e privo di ulteriori traumi per il piccolo, dimostrando quanto il loro ruolo sia essenziale per un soccorso efficace.
Un lavoro di squadra eccellente
La dottoressa anestesista Anna, sempre vigile e pronta a intervenire con la massima professionalità, ha assicurato che ogni fase del soccorso avvenisse in totale sicurezza. In momenti di emergenza, la tempestività e la preparazione tecnica sono fondamentali, ma è altrettanto importante il lato umano, la capacità di infondere fiducia e tranquillizzare chi si trova in difficoltà. Questo intervento è stato un esempio perfetto di come competenza e cuore possano fare la differenza.
A nome mio e di tutta la comunità, grazie per il vostro impegno quotidiano. Siete il volto migliore della sanità, un punto di riferimento per chi ha bisogno di aiuto nei momenti più difficili. Un ringraziamento speciale va a tutti i professionisti del 118 operanti nella provincia di Salerno, che ogni giorno, con sacrificio e dedizione, garantiscono un servizio essenziale alla nostra comunità. Il vostro lavoro, spesso silenzioso ma sempre prezioso, è motivo di orgoglio per tutti noi”.