Come in molti altri siti culturali italiani, i Parchi Archeologici di Paestum e Velia soffrono di una considerevole carenza di personale. Nonostante l’elevato numero di visitatori – oltre mezzo milione nel 2023 – il saldo dei custodi (personale AFAV) negli ultimi anni è rimasto invariato.
La soluzione del precedente direttore e i nuovi problemi
Il precedente direttore, Gabriel Zuchtriegel, aveva risolto il problema impiegando, oltre al personale del Ministero della Cultura, nuove unità di personale tramite servizi fiduciari di aziende private. Questa soluzione, attuata tra il 2020 e il 2021, aveva permesso di gestire l’emergenza Covid e le riaperture a pieno regime. Tuttavia, a partire dal 2024, la nuova direzione ha adottato un provvedimento giudicato inspiegabile dai sindacati: un taglio drastico delle ore di lavoro del personale di vigilanza privata di supporto.
Le conseguenze del taglio delle ore di lavoro
«In pratica – spiega la Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori – a fronte del medesimo organico ministeriale del 2021, già all’epoca inadeguato, soltanto l’utilizzo del personale di supporto, aveva finora consentito il controllo dei due siti archeologici, in presenza di un numero superiore di sale espositive aperte. Adesso, invece, gli addetti alla vigilanza lavoreranno per un terzo delle ore assegnate fino a pochi giorni fa. Il taglio quasi totale del loro contributo lavorativo, garantirà la presenza in servizio di solo 9 unità, 7 per Paestum e 2 per Velia, a fronte delle 30 unità precedenti (20 a Paestum e 10 a Velia) degli ultimi tre anni: le conseguenze sulla gestione dei due Parchi saranno disastrose».
Le prime criticità e le preoccupazioni per il futuro
«I primi disagi sono già stati registrati nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 aprile. L’assenza quasi totale di personale di supporto e l’insufficienza del personale ministeriale, non consentiranno la fruizione e la tutela completa dei siti. L’ulteriore, inevitabile conseguenza, è il sovraccarico di lavoro per il personale ministeriale, cui potrà essere impedita la fruizione di ferie e riposi settimanali, nonostante le vigenti tutele contrattuali – scrivono dalla Cisl Fp Salerno -. Non sono certamente questi i giusti presupposti per poter garantire ai visitatori di Paestum e Velia, un’esperienza di visita completa e serena. Al momento, a nulla sono serviti i confronti sindacali, dai quali è emersa soltanto la vaghezza, la contraddittorietà in ordine ai provvedimenti che sarebbero stati adottati dalla direzione del Parco. Le preoccupazioni erano fondate, il personale è mortificato nelle proprie richieste, l’utenza sarà penalizzata nella fruizione dei siti archeologici».
Verso lo stato di agitazione dei lavoratori
In settimana si terrà un’assemblea dei lavoratori per discutere la situazione e decidere eventuali azioni da intraprendere.
La Cisl Fp Salerno teme che il taglio delle ore di lavoro possa portare a gravi disagi per i visitatori e a una mortificazione del personale. L’organizzazione sindacale chiede un immediato ripristino delle ore di lavoro per garantire la fruizione e la tutela adeguate dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia.