Gli alberi dell’oasi di Mandranello a Padula completamente tagliati ed in modo indiscriminato. Sono le immagini del racconto-denuncia del fotografo Giovanni Marotta che ha mostrato, con la sua macchina fotografica, quale è lo scenario che si presenta agli occhi di chi entra nell’oasi.
Uno “scenario sconfortante” ha scritto Giovanni Marotta.
L’oasi naturale
L’Oasi naturale di Mandranello ha ricordato, Giovanni Marotta nel post a corredo delle sue fotografie, è una vasta area di oltre 200 ettari, situata a circa 1.100 metri di altitudine, lungo la dorsale appenninica, sul confine fra la Campania e la Basilicata. È stata istituita nel 1997 allo scopo di tutelare la ricca biodiversità di cui gode: uccelli migratori, falchi, laghi (in alcuni periodi dell’anno), un ricchissimo sottobosco e, soprattutto, meravigliosi e fitti boschi secolari di faggi.
Il racconto
Passeggiando nell’oasi oltre al brutto spettacolo degli alberi, probabilmente vittime di taglio di frodo, anche alcune taniche di plastica, abbandonate sul terreno e probabilmente utilizzate per trasportare la benzina utile al funzionamento di decespugliatori o motosega con cui è stata inferta una profonda ferita in uno dei posti più belli del Vallo di Diano
Il post del fotografo
Da qui le domande più che lecite, di Giovanni Marotta, pubblicate nel suo post di Facebook a corredo del racconto denuncia, in merito ai controlli nell’area e anche alle disposizioni da adottare dalle autorità preposte, ma soprattutto ha rimarcato Marotta, “perché i cittadini accettano passivamente questo oltraggio di un bene vitale e inestimabile?”