La spiaggia di Licinella, a Capaccio Paestum, si è trasformata oggi in una scena di orrore quando i volontari di Salerno Animal Save hanno scoperto i corpi di due bufalini in stato di decomposizione. Questo non è il primo ritrovamento di questo tipo lungo la costa, evidenziando una serie continua di tragedie simili.
Il ritrovamento
I cadaveri dei bufalini giacevano sulla battigia, con le viscere e il sangue che si riversavano sulla sabbia. È una visione scioccante secondo l’associazione. Alcuni di questi animali, si legge in una nota, vengono portati al mattatoio, mentre altri, come in questo caso, vengono gettati nel fiume, privandoli della loro dignità.
Un episodio non isolato
Questo episodio è solo l’ennesima testimonianza delle continue tragedie, degli abusi e delle uccisioni che si verificano negli allevamenti di bufale. I bufalini maschi vengono considerati un costo, non una risorsa da sfruttare per il profitto economico. Di conseguenza, vengono uccisi o lasciati morire di fame e poi trattati come rifiuti.
Paragrafo 4: Oltre alle terribili conseguenze sulla vita degli animali, queste pratiche di allevamento hanno un impatto significativo sull’ambiente. La gestione legale delle attività di allevamento di bufale risulta spesso inquinante, come dimostra questo caso di deturpazione delle aree naturali lungo la costa della provincia di Salerno.
Secondo gli animalisti è arrivato il momento di chiedere un intervento immediato e una mobilitazione collettiva. “Non possiamo più tollerare questa situazione. Come attivisti di Salerno Animal Save e Salerno Climate Save, continueremo a documentare e a portare alla luce ciò che viene nascosto agli occhi dei cittadini, sperando che si sviluppi una maggiore consapevolezza su questi problemi”, fanno sapere.
La segnalazione
Il ritrovamento dei corpi dei bufalini è stato segnalato alle autorità competenti, nella speranza che venga preso il necessario provvedimento e che si ponga fine a queste pratiche disumane.