Un nuovo dramma si è consumato ieri sera all’interno della casa circondariale di Paola, dove un giovane detenuto di 21 anni, originario della provincia di Salerno, di Sala Consilina, si sarebbe tolto la vita impiccandosi nella doccia della sua cella.
Secondo le prime informazioni, il ragazzo, che avrebbe dovuto scontare la sua pena fino al maggio del 2027, si sarebbe suicidato intorno alle 22.00. Nonostante il tempestivo intervento degli agenti della Polizia penitenziaria e del personale sanitario, per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Si tratta del 49esimo suicidio tra i detenuti italiani dall’inizio dell’anno.
Suicidio in carcere per un giovane salernitano: la tragedia
“Le carceri sono ormai luoghi di morte, più che di risocializzazione, l’esatto opposto di ciò che richiede la Costituzione“, ha tuonato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, esprimendo il suo profondo cordoglio per l’ennesima vittima. “In questo contesto, la Polizia penitenziaria rischia di svolgere il lavoro dei necrofori, con tutto il rispetto per questi ultimi, ovviamente, ma sapendo che hanno scelto e dovrebbero fare ben altro. Non di rado, subisce pure la beffa di finire sotto inchiesta per non aver potuto evitare queste morti, quando dovrebbero essere messi in discussione coloro che ne hanno la responsabilità politica e morale”.
De Fazio ha poi lanciato un accorato appello per un intervento immediato: “14.500 detenuti oltre la capienza massima, 18mila agenti penitenziari mancanti e un numero di suicidi mai visto in precedenza richiedono la convocazione straordinaria e urgente di una riunione del consiglio dei ministri per il varo di misure emergenziali e immediate. In questo drammatico contesto, ci si consenta di non essere troppo politically correct, il resto è fuffa!”.