Strada “Rizzico” di nuovo chiusa, dov’è finito il finanziamento e la gara? Codacons lo chiederà al sindaco Liguori

Strada “Rizzico” di nuovo chiusa, dov’è finito il finanziamento e la gara? Codacons lo chiederà al sindaco Liguori

Di Silvana Romano

Chiederò al sindaco, dov’è l’intoppo. Dopo il nuovo finanziamento e la messa a gara del progetto, ci aspettavano soluzioni, invece questo non è avvenuto”. Così Bartolomeo Lanzara, Presidente di Codacons Cilento, che promette immediato interessamento sulla vicenda “frana di Rizzico” chiedendo, già a partire dalle prossime ore, lumi al sindaco di Pisciotta, Ettore Liguori.

La storia infinita di Rizzico

Una storia lunga trent’anni quella della frana che insiste sul costone sul quale si stende la strada costiera che collega il nord delle località balneari cilentane a Palinuro, per poi riaccordarsi alla Mingardina, direzione Camerota. Chiusa al traffico veicolare da anni,autorizzati solo i mezzi di soccorso, la strada comunque viene percorsa, a proprio rischio e pericolo, da pendolari e turisti. Ascea Capoluogo- Pisciotta, percorrendo “Rizzico”,distano in media 10 minuti di macchina. Per chi dovesse optare per una via alternativa, vedrebbe quasi decuplicarsi il tempo di percorrenza, lo dice pure Google Maps, che indica proprio quello come il percorso più veloce. Eppure, nell’autunno scorso, era arrivata una buona notizia: un nuovo finanziamento e addirittura la messa a gara del progetto: “un intervento particolarmente complesso, una variante agli oltre tre km di frana dell’ex SS 447 in località Rizzico”- ebbe a dire l’allora presidente della Provincia Michele Strianese.

Finanziamento milionario

14 i milioni stanziati, immediatamente seguiti da una gara aggiudicata. Si era pronti a riprendere quei lavori che avrebbero dovuto terminare entro il 1992, secondo un impegno di spesa di circa 20 miliardi. Un rimpallo fra enti, Anas, Regione, Provincia, anche se a monte vi sono stati vari stanziamenti, non ultimi ulteriori 12,5 milioni di euro del POR Campania 2000/2006, ha sboccato la situazione. Poi, l’annuncio, non seguito dall’inizio dei lavori, ma da nuovi blocchi di chiusura. La strada, a causa delle piogge devastanti delle 2 maggio scorso, è franata nuovamente in più punti: interdetto, ora, anche il passaggio ai mezzi di soccorso.

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