Strada del Mingardo: botta e risposta tra minoranza e sindaco

Minoranza critica i ritardi e scrive alla Regione. La replica del sindaco: “facile blaterare senza assumersi responsabilità”

Di Maria Emilia Cobucci

E con il passare dei giorni aumenta, in noi, la consapevolezza di essere governati da un Sindaco ormai chiuso nelle quattro mura che negli anni si è costruito intorno, che evita qualsiasi forma di confronto con l’opposizione consiliare, ma soprattutto con la popolazione, che non riceve comunicazioni ufficiali su quanto sta accadendo”. 

Inizia così una nota firmata dagli edponenti dell’opposizione Domenico Spiniello, Marina Bagnato, Giada Cusati e Giuseppe Molfese. 

Strada del Mingardo: le critiche della minoranza

Oggetto di discussione la Sp562, chiusa al traffico con enormi disagi per i residenti. 

Durante l’ultimo consiglio comunale il Sindaco, dopo accuse ed improperi di vario genere rivolti ai sottoscritti, ci garantiva che il tavolo di confronto tecnico-politico da noi richiesto sarebbe stato convocato a breve e che finalmente a tutti i cittadini sarebbe stato esposto il cronoprogramma dei lavori ed un calendario riguardante la data di fine lavori. Dal 10 febbraio sono passati 14 giorni e, come al solito, non abbiamo ricevuto nessuna risposta”, dicono dalla minoranza. 

E aggiungono: “Lungo la SP66 del Ciglioto si assiste ogni giorno a code interminabili di veicoli e mezzi pesanti, il cui transito è regolamentato alla meglio dagli automobilisti stessi”. 

Il gruppo di minoranza ritiene che il sindaco non abbia fatto abbastanza. Per questo è stato chiesto anche l’intervento della Regione. 

La replica

Carnevale è passato. Le chiacchiere mettetele da parte. Noi continuiamo con i fatti. Nel mese di marzo inizieremo quattro opere importanti e riapriremo in sicurezza la strada del Mingardo. Nel giro di sei mesi, poi, raddoppieremo i cantieri”, replica il sindaco Mario Scarpitta. 

È sull’arteria precisa: “Oggi, intanto, nonostante oltre 30 ricorsi fatti dai nostri concittadini, la prefettura di Salerno ha autorizzato la ditta affidataria a fare brillare il tratto interessato dal pericolo. Per utilizzare determinati materiali, occorre produrre tanta burocrazia ed espletare un iter molto complesso. È facile blaterare senza assumersi responsabilità. Ma di questo e di tante altre cose il popolo di Camerota ne è pienamente consapevole e ve l’ha dimostrato nell’ultima tornata elettorale”.

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