Un nuovo rapporto della Cgia di Mestre ha messo in luce un dato allarmante: la provincia di Salerno si colloca all’ultimo posto in Campania e al 97esimo a livello nazionale per quanto riguarda gli stipendi medi. Con una retribuzione mensile di soli 1.219 euro, i lavoratori salernitani subiscono un gap di oltre 1.400 euro rispetto ai colleghi milanesi.
Le cause del divario
Le ragioni di questo divario sono molteplici:
- Produttività: Le regioni del Nord presentano una produttività nettamente superiore rispetto al Sud, che si riflette direttamente sulle retribuzioni.
- Tipologia contrattuale: La diffusione di contratti a termine e part-time nel Mezzogiorno incide negativamente sulla media salariale.
- Concentrazione industriale: La presenza di grandi aziende e multinazionali nel Nord Italia contribuisce ad aumentare gli stipendi medi.
- Caro-vita: Il costo della vita è generalmente più alto al Nord, ma le retribuzioni seguono questa tendenza, mentre al Sud i salari rimangono bassi nonostante l’aumento dei prezzi.
Le conseguenze del divario
Le conseguenze di questo divario salariale sono molteplici:
- Fuga dei cervelli: I giovani laureati del Sud sono costretti a cercare lavoro al Nord per avere migliori prospettive economiche.
- Sviluppo economico: Un basso livello salariale limita la capacità di spesa delle famiglie e frena lo sviluppo economico del territorio.
- Disuguaglianze sociali: Il divario salariale contribuisce ad aumentare le disuguaglianze sociali e a creare tensioni sociali.
Cosa fare per colmare il gap
Per colmare il divario tra Nord e Sud è necessario intervenire su diversi fronti, dagli investimenti alla formazione, passando per gli incentivi alle imprese e ad una maggiore attenzione alla contrattazione collettiva.