Perde ancora la Salernitana, che sembra aver smarrito la rotta per la salvezza. Nella sfida tra grandi delusi con il Frosinone risulta fatale una ripresa giocata in dieci contro undici per l’ingenua espulsione di Ghiglione. Decidono Kverdnadze (con goal e assist) e Ambrosino. I Cavallucci adesso sprofondano in classifica, sono 18esimi in piena zona retrocessione.
Il primo tempo
La prima frazione allo “Stirpe” è un tripudio di noia, almeno fino al 40’ minuto. Entrambe le compagini si curano più di non subire che di rendersi pericolose, probabilmente a causa di una posizione di classifica francamente deprimente. I padroni di casa si fanno comunque preferire, calciando verso la porta di Sepe da buona posizione in almeno due occasioni. La maggiore opportunità arriva appunto al 40’, quando Anthony Oyono (uno dei più propositivi) si mette in proprio, sgasa sulla sinistra e calcia a rientrare. Solo il palo salva il fortino granata.
Questo è il tredicesimo legno colto dal Frosinone in campionato, dea bendata che continua a non sorridere. Al 43’ i ciociari vanno ancora sulla sinistra, Oyono si guadagna di nuovo la mattonella preferita, ma la conclusione questa volta è fuori misura. Visibilmente in difficoltà Ghiglione, che non riesce più a tenere l’avversario. Poco dopo l’esterno di Colantuono lascia i suoi in dieci per un intervento con il piede a martello ai danni di un avversario.
La ripresa
Colantuono mette subito mano ai cambi: fuori Tomgya, Ruggeri, Braaf, dentro Hrustic, Gentile e Jaroszynski. È necessariamente una ripresa di sofferenza per la Salernitana, che con un uomo in meno è costretta a rintanarsi nella propria metà campo. Il Frosinone la sblocca poco dopo la mezz’ora. Soriano e Ferrari sbagliano uno scambio ravvicinato aprono il campo a Kverdnadze, che si prende tutto lo spazio, arriva al limite e fredda Sepe con una bordata imparabile. Colantuono mischia ancora le carte, visto che c’è poco da difendere, dentro anche Simy e Kallon.
I granata si rianimano e hanno due occasioni per segnare, prima con Velthaus da fuori, poi con Jaroszynski. È Ambrosino a scacciare la paura di vincere dei ciociari con la firma sul 2 a 0. si prende ancora la corsia mancina. Arriva sul fondo e alza un campanile in area sul quale si avventa Ambrosino a punire la dormita generale della difesa ospite.
Il doppio vantaggio inibisce ogni iniziativa della Salernitana.